La sala espositiva “Guido Maddaleni” della galleria Fiaf di Augusta Photo Freelance ha ospitato, nei giorni scorsi, la mostra fotografica “Una storia mai ascoltata” di Eletta Massimino che ha riscosso successo di pubblico.
E’ stata inaugurata alla presenza del sindaco Giuseppe Di Mare e del vice sindaco e assessore Tania Patania, con l’intervento del presidente di Apf Romolo Maddaleni, dei soci e naturalmente dell’autrice.
“Il racconto fotografico “Una storia mai ascoltata” si ispira a un sentimento particolarissimo che Roberto Roversi, poeta e libraio antiquario, ha maturato verso il libro nel vivere quotidianamente a contatto di libri usati, sui quali sapeva leggere i segni del vissuto che i lettori avevano lasciato sulle copertine e tra le pagine” dice Silvano Bicocchi nella presentazione.
“Il processo creativo di Eletta Massimino si accende nutrendosi delle poesie di Roversi e matura l’ideazione di una finzione con lo scopo di rappresentare l’ampio complesso di vivide emozioni personali provate nel portare nel proprio vissuto un oggetto inanimato come un libro”.
Per l’autrice l’atto decisivo è stato scegliere come soggetto del suo narrare un quadro, di particolare efficacia espressiva, rappresentante un libro semi aperto.
Esso diventa così l’artificio di un’operazione artistica con la quale la fotografa, mossa dai versi del poeta, reinterpreta e dilata il senso originario del quadro creando immagini sorprendenti che toccano un’ampia gamma di estetiche.
“La mia nota biografica – commenta Eletta Massimino comincia oggi che la scrivo e comprende un passato molto prossimo, direi l’altro ieri.
Dell’altro ieri è Libertinia, progetto primo di un’età adulta, concretizzando ciò che volevo fare da grande, realizzato da un “Noi” che diventavano le mie fotografie con le poesie di Stefania Licciardello.
Di ieri è dentro l’eco dei nostri passi, le fotografie mie, con quelle di Salvo Cuscunà e con le intermediazioni di Pippo Pappalardo.
Sempre di ieri è corpi insoliti, un’esperienza di fotoreportage casa per casa nel periodo Covid, dentro un laboratorio teatrale virtuale di Nèon Teatro condotto da Monica Felloni.
Di oggi è Una storia mai ascoltata, mie foto, con le poesie di Roberto Roversi e con quadri di Luciano Grasso.
I miei incontri si sono estesi anche ad ignari fotografi di cui, da ‘lettrice di fotografia’, commento le opere.
E se vogliamo dire quanto fitti sono stati questi giorni, a giusto intreccio: backstage dei cortometraggi Andrei bene per il cinema muto e giardino d’inverno, e altri di spettacoli e laboratori teatrali realizzati da chi ha sempre praticato, e ne è originale esempio, questo stile di vita.
Il futuro so che sarà con altri che incontrerò.