Non solo sportivi e persone del mondo dello spettacolo, ma anche artisti musicali e, persino, direttori di orchestra della Rai.
Parliamo oggi di Vincenzo Manno, augustano, violinista, compositore e direttore d’orchestra.
Nato nel 1901, figlio di Sigismondo Manno e Maria Pietra Vigneri, Manno proveniva da una famiglia di musicisti composta dal padre Sigismondo, compositore e direttore d’orchetra, e dagli zii Gaetano e Vincenzo, rispettivamente prima tromba presso l’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino e insegnante di direzione d’orchestra presso il Conservatorio Verdi di Milano, Vincenzo Manno conseguì, nel 1925, presso il Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo la licenza di pianoforte e, nel luglio 1926, la licenza di composizione.
Tra il 1936 e il 1937 fu direttore di orchestra sinfonica della RAI (EIAR), dove eseguì le sue composizioni “La Sagra” e “Rapsodia siciliana”. Sempre nello stesso periodo, in qualità violinista, fece parte dell’orchestra del Casinò Municipale di Sanremo, sotto la direzione di Antonino Votto, nonché membro del Quartetto d’archi dell’EIAR.
Dedicò la propria vita alla composizione e alla direzione d’orchestra lavorando per oltre 15 anni in RAI, inizialmente come violinista e, successivamente, come direttore delle orchestre sinfoniche di Torino, Venezia e Roma.
Tra le principali composizioni di Vincenzo Manno per orchestra e da camera si ricordano Poema della Montagna, Capriccio per archi, Sinfonietta, Sinfonia in tre tempi, Paesaggi, Improvviso per pianoforte, Capriccio per pianoforte, Cinque Episodi per orchestra, Sinfonia gotica, Fantasia subacquea e un poema danzato per orchestra dal titolo Apothéose.