I servizi forniti dagli uffici postali rientrano tra quelli garantiti nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri per contenere il contagio del Coronavirus. L’ufficio centrale di Augusta però da ieri è chiuso, resta aperto quello della Borgata ma non consegna le raccomandate in giacenza nell’ufficio di piazza Sant’Andrea. A sollevare il problema è Bruno Ferreri, un operatore portuale che nel suo ufficio attendeva documenti importanti.
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Il portalettere giorno 10 ha lasciato l’avviso nella cassetta della posta di un’ agenzia portuale evitando di suonare perché, se l’avesse fatto il destinatario l’avrebbe sentito in quanto si trovava a lavoro. E fin qui niente di strano, visto che, purtroppo, questa è una cattiva abitudine dei postini. Il disagio è cominciato quando il titolare, Bruno Ferreri ha avviato l’iter per il ritiro della raccomandata. Ha chiamato il numero verde che va contattato per ottenere la consegna della corrispondenza senza dovere aspettare 3 giorni. Una volta trascorso questo lasso di tempo, infatti, come noto, la raccomandata viene lasciata in giacenza nell’ufficio postale.
“Ho chiamato il numero verde – dice Bruno Ferreri – parlando con l’operatore ho appreso che, in seguito all’emergenza Coronavirus i servizi sono stati ridotti. Impossibile, dunque, ritirare il documento prima di oggi. Stamattina mi sono recato all’ufficio postale di piazza Sant’Andrea, ma l’ho trovato chiuso. All’ingresso un avviso con su scritto: “Chiusura temporanea: dal 13 marzo questo ufficio sarà chiuso. Sarà possibile ritirare la corrispondenza in giacenza all’ufficio postale alle sua riapertura. Ci scusiamo per gli eventuali disagi. L’ufficio postale più vicino a cui rivolgersi è quello di via Lavaggi. Non tutti i servizi potranno essere garantiti”.
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In via Lavaggi – continua Bruno Ferreri – mi sono poco dopo per la necessità che ho di ricevere il documento che mi hanno spedito tramite raccomandata. Giunto nella sede della Borgata dopo aver fatto la fila e atteso il mio turno rispettando la distanza tra un utente e l’altro e con la mascherina, l’impiegato dello sportello si detto impossibilitato a consegnarmi la posta. Ho richiamato quindi il numero verde annunciando un esposto ai carabinieri e il mio interlocutore invece di scusarsi o di trovare una soluzione al problema ha riagganciato. Ritengo – conclude l’operatore portuale – sia assurdo privare l’utenza di un servizio che finora viene assicurare nonostante le misure restrittive vigenti per far fronte all’emergenza sanitaria che stiamo vivendo”. Oltretutto chi risiede in Augusta isola è costretto a recarsi nel quartiere Borgata per usufruire dei servizi dell’ufficio postale, dato, questo che non giova di certo alla limitazione degli spostamenti per evitare il contagio di Coronavirus.