L’occupazione della strade con i dehors non deve ostacolare la circolazione di automezzi e pedoni. Il problema viene sollevato da Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione filantropica liberale “Umberto I” che chiede l’adozione di criteri diversi per concedere ai gestori di esercizi commerciali di allestire i tavoli all’esterno.
“Tutti hanno diritto di lavorare, tutti hanno diritto di parcheggiare. Il buon senso sta nel non esagerare.
Ci vuole un piano del traffico urbano, un censimento degli stalli disabili, bisogna evitare che qualcuno si prenoti il parcheggio con sedie e carrelli della spazzatura o bidoni.
Si sta esagerando” sottolinea Di Franco ricordando che, la legge prevede il dehor davanti al prospetto, lo spazio deve essere pubblico e non privatizzato.
Le autorizzazioni furono concesse per ampliamento e a titolo gratuito, per dare la possibilità agli esercenti di ospitare i clienti all’aria aperta a causa delle restrizioni per covid.
“Credo che l’emergenza sia almeno superata. Sembra che il governo voglia prorogare, per il prossimo anno fino al 31 dicembre.
Il Comune potrebbe negare il provvedimento di occupazione di suolo pubblico se il suo rilascio compromette l’interesse pubblico alla vivibilità dei cittadini o alla circolazione stradale.
Gli esercenti chiedono la proroga ma anche i cittadini rivogliono gli spazi per parcheggiare, per passeggiare sui marciapiedi liberi.
Non abbiamo aree libere di parcheggio, molti spazi sono occupati da carico e scarico, da stalli disabili, da passi carrabili, da divieti di sosta.
Il cittadino paga una ulteriore tassa sotto forma di multa, con conseguente stress per la salute che, mancanza di spazi liberi, sono costretti a giri su giri per trovare un buco, creando ingorghi. Le strade sono strette e non consentono ulteriori restringimenti di carreggiata.
Alcune strade non dovrebbero avere la sosta a destra e a sinistra perché sono vie di fuga, per esempio via Xifonia.
Non c’è un piano del traffico urbano, non c’è un servizio urbano efficiente e ciò comporta un aumento di inquinamento, per le auto incolonnate”.
Il presidente dell’associazione “Umberto I” chiede all’Amministrazione comunale di valutare una revisione delle concessioni, sia dei dehors sia degli stalli disabili, “perché – conclude – c’è un abuso dell’uno e dell’altro”.