Reduce da una delle giornate più emozionanti e lunghe Augusta si prepara alla veglia pasquale e a celebrare la Santa Pasqua domani con funzioni religiose nelle chiese parrocchiali e in quella di San Domenico.
Alle 11 nel duomo cittadino solenne celebrazione eucaristica, al termine della quale ci sarà la processione del Cristo Risorto attorno alla centralissima piazza.
Una tradizione tornata nel 2014, dopo svariati decenni di assenza visto che in città, che vanta una delle Settimane Sante più ricche di eventi, mancava da tempo proprio quella nel giorno della resurrezione di Gesù.
Augusta si lascia alle spalle il Venerdì Santo di ieri che ha registrato una larga partecipazione, in particolar modo all’uscita delle due processioni del Cristo morto quello dell’alba e quello della sera con la tradizionale “A scisa a cruci”.
Le telecamere di Webmarte hanno seguito, in diretta streaming, a partire dalle 19,15 di giovedì nella chiesa di San Giuseppe lo “Stabat Mater” che ha avviato le celebrazioni del Giovedì Santo, per poi continuare con la diretta di ieri dalle 4,30.
Così tantissimi augustani trapiantati in diverse zone d’Italia e all’estero, che non hanno potuto fare ritorno nella loro amata città ne hanno vissuto, seppur da remoto, la genuina tradizione attraverso le telecamere della nostra testata online verso cui hanno espresso gratitudine.
Numerosi i messaggi di compiacimento che ci hanno inviato per la diretta.
Le telecamere di Webmarte hanno seguito tutto il percorso processionale curato dalla Confraternita dei “mastri” di San Giuseppe, che per l’occasione hanno indossato il tipico abito penitenziale risalente al periodo della dominazione spagnola.
Il lungo corteo con simulacro del Cristo morto ha visto anche la presenza di bambine e ragazze con indosso l’abito della Madonna Addolorata e i santini che, come vuole una tradizione tutta augustana, sfilano in tutte le processioni della Settimana Santa.
Nella serata di ieri in piazza delle Grazie “A scisa a cruci”.
Il seicentesco simulacro venerato nella Chiesa ex conventuale della Grazia è stato posto prima sulla croce e poi nell’urna dopo la toccante riflessione esternata nell’omelia dal sacerdote, che ha paragonato il dolore della Madonna a quello di tutte le madri che perdono un figlio, anche in seguito a tragici eventi come le guerre, eventi di triste attualità, di cui purtroppo oggi si parla tanto perché vissute in Ucraina, nella terra di Cristo e in altre parti del Mondo.
Il Cristo ha attraversato vie cittadine ed eccezionalmente ha percorso anche il tratto di via Garibaldi, compreso tra le vie Epicarmo e Megara.
In via Xiacche angolo via Xifonia, l’incontro con il simulacro dell’Addolorata venerata nella chiesa di San Francesco di Paola.
In prossimità del rientro della processione, all’angolo con via Xiphonia ha avuto luogo il tradizionale rito della “Spartenza”.
“Abbiamo vissuto il venerdì santo con tutte quelle tradizioni che fanno parte della nostra storia. Ancora una volta una straordinaria partecipazione comunitaria” ha commentato sui social di sindaco Giuseppe Di Mare.
Oggi Sabato Santo nelle chiese parrocchiali cittadine solenne veglia pasquale.