I numerosi piani di lottizzazioni approvati in città preoccupano gli ambientalisti per l’eccessivo consumo di suolo e la mancanza degli strumenti urbanistici regolatori che dovrebbero disciplinare le attività edificatrici, così come l’utilizzo del demanio marittimo e le attività commerciali.
Il coordinamento Salvare Augusta chiede alla Regione di accertare eventuali violazioni di leggi e regolamenti in materia urbanistica ed edilizia e di annullare le deliberazioni dei piani attuativi e dei provvedimenti comunali di assenso a interventi non conformi alle normative vigenti,, di strumenti urbanistici e regolamenti
Un intervento ispettivo in ambito urbanistico – edilizia nel comune augustano è stato richiesto all’assessore regionale Territorio e Ambiente, Elena Pagana da Legambiente e Natura Sicula.
L’esposto a firma di Domenico Ciacchella e Fabio Morreale, rispettivamente presidenti delle due associazioni è stato presentato in rappresentanza del coordinamento Salvare Augusta, di cui i due sodalizi insieme ad altri fanno parte.
E’ stato inviato per conoscenza anche alla Procura della Repubblica di Siracusa e al sindaco Giuseppe Di Mare.
Stamattina Gianmarco Catalano, di Punta Izzo Possibile, Enzo Parisi di Legambiente, ed Andrea Tringali di Piano Terra, hanno tenuto una conferenza stampa, alla presenza di alcuni cittadini, tra cui il parroco don Palmiro Prisutto e i consiglieri comunali del M5S Roberta Suppo e Uccio Blanco.
Nella richiesta inviata all’assessorato si fa riferimento al paino di lottizzazione Pozzillo –Faffaianni che prevede la realizzazioni di strutture alberghiere sul territorio di Brucoli, approvato il 5 febbraio scorso con delibera di Giunta; sui progetti di insediamenti commerciali medi e grandi in zona F destinata ad attrezzature e impianti di interesse generale; su un fast food con servizio “drive”e parcheggio in area pubblica, destinato a verde.
E ancora su un grande supermercato in contrada Pezzagrande da costruire alle porte del cimitero comunale; sul centro commerciale “Megara Village” in contrada Scardina; case vacanza e negozio in contrada Bongiovanni in zona di Brucoli; edifici residenziali a commerciali in contrada Scardina e nel borgo marinaro.
L’ispezione è richiesta anche per il parcheggio da realizzare a Brucoli, sul altri piani di lottizzazione e sull’adozione preliminare del Pudm.
L’ultima relazione sul consumo di suolo dell’Arpa in Italia e dell’Ispria in Sicilia, dice che Augusta è al secondo posto, tra tutte le città della Sicilia per territorio consumato( 25 ettari in un solo anno equivalente a 36 campi di calcio).
Al sindaco Giuseppe Di Mare, lo scorso luglio Salvare Augusta ha conferito, per l’eccessiva cementificazione del territorio augustano, il premio Attila “un‘onorificenza della quale non si può certo andare fieri perché viene assegnata a chi si contraddistinto ai danni dell’ambiente” sottolineano Catalano e Tringali che hanno consegnato il mattoncino (mai ritirato dal capo dell’amministrazione comunale ai consiglieri di opposizione Suppo e Blanco “delegandoli” a farglielo pervenire.
La nota, inoltre è stata inviata ai consiglieri comunali, al dipartimento regionale dell’Ambiente – Servizio 1 “Autorizzazioni e valutazioni ambientali” al dipartimento delle Attività produttive della Sicilia, al Genio civile di Siracusa.
Anche allo scopo di rendere partecipe la cittadinanza di ciò che sta accadendo ad Augusta è stato evidenziato che le autorizzazioni a diversi piani sono state concesse in assenza di strumenti urbanistici, come il Pug (Piano urbanistico generale) di cui si parla da due ann,i ma che ancora non ha visto la luce e che sostituisce il vecchio Prg.
Quello di cui si è dotata Augusta diversi decenni fa, risale agli anni 70’ del novecento quindi ha superato il mezzo secolo.
La recente approvazione del piano di lottizzazione Pozzillo- Faffaianni, a Brucoli è quella che ha indotto Salvare Augusta a rivolgersi alla Regione.
“Si tratta di una vicenda che risale ai primi anni 2000.
Questo piano di lottizzazione è stato contestato, più volte” ha detto Parisi ricordando l’atto di diffida e messa in mora all’Amministrazione comunale, presentato da Legambiente con la segnalazione di una serie di irregolarità riscontrate nella pratica, che portò alla nomina di commissari straordinari che conclusero il loro mandato senza presentare una relazione e senza l’emissione di alcun provvedimento.
Catalano ha sottolineato che il periodo preso in considerazione da Arpa e Ispra (tra il 2021 e il 2022) è concomitante con l’attuazione di una politica edilizia sulla quale le associazioni intendono far luce.
“Nel caso in cui si accertassero delle violazioni di legge o di regolamento l’assessore ha il potere eventualmente di annullare come forma di autotutela speciale quei provvedimenti comunali che dovesse considerare illegittimi” ha affermato l’ambientalista puntualizzando che, a seguito di verifiche: “la particella 54 più vicina allo specchio acqueo, a meno di 300 metri sulla costa, è zona F. Il piano Calandra – ha spiegato- riserva ogni iniziativa alla pubblica amministrazione in quelle aree, quindi aveva posto negli anni ’70 un vincolo per ordinare l’espropriazione.
Non avendo il Comune nei cinque anni del termine deliberato la dichiarazione di pubblica utilità, quindi non avendo avviato il procedimento espropriativo, quelle sono giuridicamente zone bianche.
Cioè non si può realizzare niente, il Consiglio comunale deve rideterminare la classificazione urbanistica e fino ad allora sono ammessi solo interventi di ristrutturazione al massimo, interventi conservativi”.
Mancano inoltre le valutazioni di impatto ambientale, la Vas e la Vinca, in particolare la Via è prevista per tutti gli esercizi alberghieri, turistici che superano i 300 posti.
Per quanto riguarda gli altri progetti in elenco, varie osservazioni erano state già in passato inviate dalle associazioni.
Nel caso relativo al supermercato della Lidl per esempio è stato evidenziato che l’area rientra sia nella zona di rispetto cimiteriale, in larghissima parte sia in zona F.
Per quanto concerne questa attività commerciale la Regione non ha avviato l’iter per il rilascio della concessione alla società perché il Comune non è dotato di piano commerciale e perché la zona F non è destinata a insediamenti commerciali.
La Lidl ha presentato ricorso al Tar, con il Comune che si è costituito in giudizio.
La sentenza del Tribunale amministrativo regionale è stata loro favorevole perché a detta dei giudici la Regione avrebbe dovuto, comunque, convocare la conferenza dei servizi e quindi discutere in quella sede le criticità anche a livello urbanistico e, di conseguenza, la riunione è stata convocata per il 29 febbraio:
“Noi abbiamo depositato questa istanza con le osservazioni anche all’assessorato chiedendo che siano esaminate” ha detto il rappresentante di Punta Izzo Possibile.
Tra i progetti contestati anche quello dell’ecoparco nei pressi di Brucoli: “area vincolata per quasi il 70%, il 67% a zona speciale di verde pubblico non attrezzata e interessata anche dal vincolo di tutela 2 del piano paesaggistico della Provincia di Siracusa, che fa divieto espresso di effettuare movimenti di terra e trasformazione dei caratteri morfologici e paesistici e di realizzare serre provviste di strutture e muratura e ancorate al suolo. In queste ore sta circolando sui social una foto dei lavori già avviati”.