Augusta necessita di un piano di Protezione civile aggiornato, adeguato alle esigenze del territorio. Il tema è stato trattato nel corso del convegno “Terremoto e prevenzione” che ha visto l’intervento di Marco Neri, ricercatore dell’istituto di geofisica e vulcanologia. Il convegno, svoltosi nell’ambito del cartellone “1693 – 328° anniversario del terremoto e omaggio alla rinascita” promosso dall’assessorato alla Cultura, ha registrato testimonianze di associazioni e volontari. A conclusione ha preso la parola, Marco Arezzi, neo consulente del sindaco Di Mare in materia di Protezione civile.
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Il piano di Protezione civile di Augusta va aggiornato e Marco Arezzi, governatore della Misericordia, recentemente nominato a titolo gratuito consulente del sindaco, Giuseppe Di Mare per tutti gli adempimenti della Protezione civile, compresa la stesura del piano aggiornato, ha evidenziato che lo strumento dovrà essere reso operativo attraverso la conoscenza della cittadinanza. Arezzi ha comunicato di essersi immediatamente messo al lavoro per la revisione del piano con la priorità dell’identificazione delle aree di raccolta, molte delle quali ormai prive della stessa segnaletica. Il neo consulente è intervenuto a conclusione del convegno “Terremoto e prevenzione” che si è svolto, nei giorni scorsi, a palazzo di città, nell’ambito del cartellone “1693 – 328° anniversario del terremoto e omaggio alla rinascita” promosso dal Comune di Augusta Assessorato alla Cultura”. Dopo i saluti del sindaco Giuseppe Di Mare, l’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino ha introdotto il relatore Marco Neri, ricercatore dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania che ha trattato il tema: “Rischio sismico ad Augusta: conoscere, mitigare e governare le future emergenze”. Un intervento dettagliato con l’ausilio di slide che hanno permesso al relatore di illustrare il tema della sismicità della Sicilia orientale e della ciclicità degli eventi che, specie nel Val di Noto, sono documentati nel periodo Dicembre-Gennaio.
Marco Neri ha preferito affrontare il tema focalizzando l’attenzione sulle motivazioni della e in particolare per la presenza della cosiddetta scarpata ibleo-maltese che quando si muove produce effetti devastanti. Il terremoto del 1693 rientra proprio in questa casistica. Anche l’Etna è una componente non indifferente per la sismicità del territorio, basti pensare che i rilevamenti nel corso degli anni dimostrano che l’attività del vulcano è tante volte accompagnata dal movimento di un settore orientale della montagna che scende sempre più a valle. Ecco allora il lavoro dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia che si dedica innanzitutto all’elaborazione della “carte del terremoto”, studia le onde sismiche e i maremoti con la specifica finalità della prevenzione. L’Istituto ha elaborato una mappatura delle faglie attive ed ha creato un “Centro allerta tsunami” che la lo scopo di allertare le popolazioni.
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Il convegno ha visto inoltre le testimonianze delle associazioni di volontariato che compongono il Coc (Centro operativo comunale). Per Nuova Acropoli è intervenuto Emanuele Illuminato Noè che ha trattato il tema: Come affrontare un terremoto: aspetti tecnici e umani” rammentando l’esperienza in occasione del terremoto dell’Aquila che ha visto l’associazione prestare assistenza alla popolazione terremotata. Francesco Di Paola, coordinatore del Gruppo comunale dei volontari della Protezione civile, si è soffermato sull’impegno quotidiano dei trenta uomini e donne volontari che compongono il gruppo di Augusta. Hanno fatto gli interventi di Giuseppina Leone per il Club Elettra specializzati nelle comunicazioni e Paolo Peritore che ha rammentato l’impegno della benemerita confraternita anche nelle missioni operate all’estero. L’evento, oltre alla commemorazione storica con diversi appuntamenti proposti dall’amministrazione, ha costituito l’occasione per un confronto sulle azioni da adottare e sulla necessaria informazione della comunità locale.