Il presidente di UnionPorts, Davide Fazio, che rappresenta il Cluster marittimo e portuale di Augusta, la “città dei due porti”, ha incontrato con il direttore regionale del Dipartimento dei Porti e dei Trasporti marittimi, Roberto Nanfitò.
Tanti i temi, che sono stati trattati nel corso della serata, alla presenza del direttivo del cluster e dei soci intervenuti che hanno riguardato la geo politica, legata ai traffici marittimi provenienti dal Far East, che hanno subito un forte rallentamento dei flussi mercantili, stante che buona parte delle grandi navi porta container non passano più dal canale di Suez per via degli attacchi terroristici yemeniti, ma sono costretti a circumnavigare l’Africa per scalare i porti europei, causando il conseguente incremento dei costi del trasporto marittimo, e l’aumento dei tempi della durata della rotta.
Roberto Nanfitò, si è soffermato in particolare, sulla nuova mission affidata alle Autorità di Sistema Portuale dalla cosiddetta”transizione energetica” dettata dalla Unione Europea, la cui Agenda politica ha impresso una nuova sfida agli Enti di Diritto Pubblico Portuali, ovvero di trasformarsi da “nodi” della logistica all’interno del sistema intermodale dei trasporti, in “comunità energetiche” per supportare l’innovazione tecnologica delle costruzioni navali, a cui gli armatori non si sono sottratti, investendo i loro capitali nel commissionare navi sempre più performanti nell’uso degli ” eco carburanti”, e quindi più eco sostenibili.
Ma questa evoluzione ecologica copernicana, non ha trovato i porti italiani, tranne qualche rara eccezione.
Un appuntamento con la storia, che sta creando forti disagi al nostro Armamento, che è già proprietario di navi alimentate con il “bi-fuel”, che hanno gravi difficoltà a rifornirsi con gli eco carburanti, come il Gnl, l’ammoniaca, in attesa che vengano sostituiti dall’idrogeno, ancora in fase di studio, utilizzano il gasolio a basso contenuto di zolfo prima di entrare in porto, o l’utilizzo di batterie al litio per alimentare le macchine di bordo.
Ma il tavolo, è stato anche utile per confrontarsi sulla riforma portuale “Delrio”, bocciata sonoramente dal presidente di Union Ports e dai suoi soci, giudicandola una “contro riforma” per via della gestione troppo burocratica, dovuta all’accorpamento dei porti gestiti già dalle ex Autorità portuali, a cui si sono aggiunti gli altri porti regionali, la cui governance si è trovata sommersa da problemi complessi e difficili da risolvere, che ne ha rallentato la loro gestione.
Ma, l’ Autorità di sistema portuale, ha comportato la perdita secca della rappresentatività dei Rappresentanti del cluster marittimo portuale e portuale, in quanto il “Partenariato del Mare”, organo meramente consultivo, previsto dalla nuova riforma portuale, non incontra i desiderata del mondo marittimo portuale, a differenza del comitato portuale della ex legge n 84 del 28 1 1994,dove avevano rappresentanza e soggettività giuridica con poteri decisori, e pertanto erano artefici dello sviluppo dei porti, stante la maggiore collegialità della vecchia governance.
Ma anche le “buone pratiche”, che dicevano essere supportate dalla digitalizzazione dei servizi portuali, sono ferme al palo per via della forte carenza di organico delle Agenzia delle Dogane, degli Uffici di Sanità Marittima Frontaliere, il cui personale, comunque supporta come può, gli operatori portuali, che si fanno carico di pesanti incombenze burocratiche per fornire un servizio efficiente alla loro clientela.
E con l’auspicio, che le cose possano migliorare nel tempo, che si sono conclusi i lavori del tavolo di confronto tra le due associazioni, con un fuori programma, con la consegna della tessera onoraria da parte del presidente di Union Ports Davide Fazio, a Roberto Nanfitò per la sua attività meritoria di ex segretario generale della ex Autorità portuale di Catania dall’1 gennaio 1996 al 3 febbraio 2004, e da dirigente a capo di diverse direzioni fino al 2019.
Presente all’incontro, anche Franco Di Blasi, affermato regista, che insieme al figlio Giuseppe, hanno realizzato tanti film, compreso un documentario commissionato dalla stessa Union Ports, la “città dei due porti”, il cui progetto di comunicazione è stato redatto dallo stesso Roberto Nanfitò, nella qualità di giornalista – documentarista.