Il Cga, il massimo organo di giustizia amministrativa in Sicilia, con una sentenza pubblicata oggi ha respinto il ricorso di Natura Sicula, alla quale si era aggiunta Legambiente, contro la realizzazione del Mc Donald’s nel terreno adiacente al Palajonio che, per uno scherzo del destino è al centro delle cronache di questi giorni.
Il Consiglio di giustizia amministrativa ha confermato la sentenza di primo grado del Tar di Catania che, nel settembre del 2022, aveva dichiarato inammissibile il ricorso di presentato da Natura Sicula e da Legambiente per difetto di legittimazione della stessa Associazione.
Le associazioni chiedevano l’annullamento della delibera con la quale la Giunta municipale del Comune di Augusta aveva accolto la proposta della Società “McDonald’s Development Italy LLC” per la realizzazione di un fabbricato da adibire ad attività di ristorante e bar con annesso servizio Drive oltre alle opere ed attrezzature connesse di interesse pubblico”.
L’opera dovrebbe essere realizzata su un terreno di proprietà del comune, della superficie di 6.280 mq, in una zona F del Prg, destinata ad attrezzature ed impianti di interesse generale, che il comune cederebbe alla multinazionale del fast food in concessione per trent’anni, in cambio di un canone annuo di 45.000 euro oltre l’Iva al 22%.
Per il Cga, come era già stato per il Tar nel primo grado, le associazioni ambientaliste non hanno titolo né interesse legittimo a ricorrere su un provvedimento di natura urbanistica che non riguarda la tutela del verde o parchi.
Il sindaco Di Mare ha espresso “grande soddisfazione per questo doppio riconoscimento avuto prima dal Tar e oggi molto più dal nella sentenza del Cga”.
“La sentenza del Cga và ben oltre quello che era stato definito anche dal Tar, di fatto sotto ogni punto di vista dà ragione alle scelte amministrative del Comune.
Siamo quindi veramente contenti per questo riconoscimento pieno delle scelte operate.
Dispiace ovviamente aver fatto come dire passare del tempo nella realizzazione di quest’opera che noi riteniamo comunque sempre importante al servizio della città, seppure ad iniziativa di un privato.
Ci siamo subito riattivati, oggi stesso, per far ripartire il percorso avviato tempo fa, nella consapevolezza che così come abbiamo fatto anche nelle prime interlocuzioni con la società, tuteleremo l’ambiente circostante, ma sentenza lo dice benissimo che la tutela del verde è prevista già nel progetto.
Salvo le scelte ovviamente degli imprenditori, e mi auguro che non sia troppo tardi, la città avrà quello che per due anni già poteva essere pronto e che la sentenza di oggi ci dice che si poteva fare, quindi siamo veramente soddisfatti”.
Di parere opposto le associazioni Natura Sicula e Legambiente.
“Anche il cga, come il tar, non entra se non superficialmente nel merito delle questioni sollevate ed infatti conclude sentenziando: ‘In conclusione la conferma dell’inammissibilità del ricorso introduttivo del giudizio preclude l’esame delle censure di merito riproposte con l’appello’.
L’aver giudicato Natura Sicula non legittimata a ricorrere, a parere delle associazioni, è una grave lesione al diritto di accesso alla giustizia.
Tutte le questioni di merito (sulle quale l’amministrazione comunale non può onestamente affermare di avere vinto) rimangono comunque aperte e le associazioni ricorreranno in altre sedi, a partire dalla Commissione Europea, per garantire a tutti l’accesso alla giustizia e vedere applicate correttamente le norme di tutela ambientale che discendono da direttive europee (Vas, Via, Vinca).
Resta da capire per quale ragione il fast-food interessato non abbia finora iniziato l’opera, stante il fatto che neppure la pendenza di giudizio al tar (concluso il 14/9/2022) o al Cga poteva impedire che cominciassero e si concludessero i lavori di costruzione”.
Clicca e Leggi la sentenza del CGA