Sono trascorsi quasi anni dall’avvio del cantiere per la dismissione del passaggio a livello di Brucoli con la creazione di un sottopassaggio e, ad oggi, dopo diversi rinvii, i lavori non si sono ancora conclusi.
Riaccende di nuovo i riflettori sulla vicenda Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione filantropica “Umberto I”
“Ho sollevato il caso a giugno di quest’anno, dopo 2 anni di silenzio.
Sarebbero state opportune, da parte delle Ferrovie dello Stato e della ditta che sta effettuando gli interventi delle scuse ai cittadini, per i disagi creati.
Innanzitutto è vergognoso – dichiara Di Franco – che dei lavori, che sarebbero dovuti terminare per contratto a fine 2021 siano ancora in corso con continui rinvii.
Malgrado esista una strada alternativa- sottolinea Di Franco – tale situazione, considerato l’ulteriore rinvio, crea molti disagi ai cittadini del borgo turistico di Brucoli ma, soprattutto, anche alle circa 90 famiglie che abitano nella zona Gisira”.
Per il presidente dell’associazione “Umberto I”: “è assolutamente inaccettabile che, dopo la chiusura del passaggio a livello, si conceda il permesso a privati cittadini di installare una sbarra su una strada secondaria.
Arteria che è stata asfaltata e resa fruibile grazie anche agli interventi ferroviari per facilitare l’accesso e l’uscita da Brucoli.
A mio parere – continua – è urgente intervenire per porre fine a questa situazione assurda e garantire almeno un accesso alternativo a Brucoli, anche sul versante Lentini e zona industriale del siracusano, almeno fino al completamento dei lavori. In pratica anche solo in uscita.
Ciò consentirebbe la popolazione interessata ad evacuare, in caso di emergenza e alle ambulanze di accorciare la strada per l’ospedale di Lentini.
Da un sopralluogo la strada consente il passaggio di due auto, di senso opposto, con molta cautela. Si può consentire, almeno, il passaggio delle auto solo nel senso di uscita da Brucoli/Gisira verso.
Una strada è privata se si accede e non c’è uscita, altrimenti è una strada ad uso pubblico e quindi è una strada con servitù. Il buon senso, a favore della comunità – conclude Di Franco – comunque, dovrebbe prevalere su tutto”.