Un censimento dei pass disabili, la redazione di un piano del traffico urbano, la creazione di aree parcheggio e un servizio urbano efficiente con pulmini che attraversino la città.
E ciò di cui Augusta avrebbe bisogno prima di pensare all’istituzione delle strisce rosa.
Ne è convinto Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione filantropica liberale “Umberto I” che interviene in seguito all’ordinanza del comando di Polizia municipale, datata 3 gennaio 2024, che istituisce 36 stalli rosa riservati alla sosta di donne in gravidanza e con bambini di età inferiore ai due anni e ai disabili.
“Nulla in contrario – dice Di Franco – è un segnale di civiltà e di emancipazione se, contestualmente agli stalli, si fossero creati anche le aree di parcheggio, il piano del traffico urbano, che si chiede da anni, malgrado già siano stati pagati migliaia di euro a chi l’ha redatto ma, ancora non attivo ,ed un servizio urbano efficiente
Ad Augusta isola abbiamo 5 strade in verticale (nord-sud)e 7 strade in orizzontale(est-ovest). Considerato che le auto sono parcheggiate anche agli angoli del crocevia, a meno di 5 mt di giorno e di sera anche sui marciapiedi, vuol dire che un centinaio di auto sono in violazione permanente del codice della strada.
Se si considerano gli stalli disabili, i dehors, i carico/scarico merci, i passi carrabili e prenotazioni posti abusivi, il cittadino esemplare ,tranne chi si arroga il diritto di parcheggiare in zona vietata, perché si sente immune da multe, dovrà cercarsi un parcheggio in zona Monte.
Sarebbe opportuno, secondo il presidente dell’associazione “Umberto I”, quindi prima di creare gli stalli rosa, censire i pass disabili, redigere un piano del traffico urbano, creare aree di parcheggio, sollecitare un servizio urbano efficiente con pulmini che attraversino la città.
“Poi – conclude Mimmo Di Franco – si potrebbe parlare anche di stalli rosa”, ossia gli spazi riservati alla sosta dei veicoli al servizio delle donne in stato di gravidanza o di genitori con un bambino di età non superiore a due anni.