La palestra del Secondo Istituto Superiore Arangio Ruiz ha ospitato un evento speciale che coniuga lo sport e la solidarietà: un’amichevole di Baskin tra i ragazzi appartenenti agli istituti scolastici Ruiz e Megara.
L’incontro, fortemente voluto dai responsabili del “Progetto Baskin” delle due scuole, i professori Pasquale Traina, Giuseppe Costa e Claudia Naro per il Ruiz, e Gigi Valora e Lia Passanisi per il Megara, ha rappresentato un momento di sport, inclusione e sana competizione.
In un clima carica di entusiasmo e partecipazione i ragazzi delle due scuole, con diversi livelli di abilità, hanno giocato insieme, dimostrando che lo sport può essere un potente strumento di inclusione sociale.
Ogni canestro, ogni passaggio, ogni azione di gioco è stata un’occasione per superare le barriere e celebrare la propria diversità.
La partita, per la cronaca, è stata vinta dal Ruiz, ma il risultato è stato secondario rispetto all’esperienza vissuta così come ha sottolineato il coach Lino Traina: “A vincere è stato lo sport, il Baskin“.
Questa disciplina, ispirata al basket tradizionale, si distingue per le sue regole inclusive, che permettono a tutti i giocatori di contribuire al successo della squadra.
Il Baskin è uno sport che valorizza le capacità di ogni individuo, adattando regole e spazi per creare un ambiente equo e inclusivo. In una squadra di Baskin, persone con diverse abilità giocano insieme, uomini e donne di tutte le età, dai 5 ai 90 anni. L’obiettivo è superare le differenze e valorizzare le ricchezze che ogni persona porta con sé.
“È stata una bellissima amichevole, la prima di una lunga serie”, ha commentato la dirigente scolastica del Secondo Istituto Superiore A. Ruiz, Maria Concetta Castorina, “ci faceva piacere condividere con la neonata squadra di Baskin del Megara l’esperienza accumulata dal Ruiz in oltre un decennio di pratica di questa disciplina”. I ragazzi del Ruiz si allenano settimanalmente e si preparano per il torneo regionale.
L’iniziativa è stata un’importante opportunità di crescita per gli studenti, che hanno imparato a collaborare, a rispettare l’avversario e a superare i propri limiti. L’amichevole ha anche rafforzato il legame tra le due scuole, promuovendo i valori dell’inclusione e della solidarietà.
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