Il vicario generale ha comunicato, a nome dell’arcivescovo di Siracusa monsignor Salvatore Pappalardo, la sospensione di tutte le attività di culto che prevedono la partecipazione dei fedeli: celebrazioni eucaristiche, matrimoni, funerali, battesimi, vie crucis, pratiche devozionali.
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“Comunico che la Conferenza Episcopale Italiana, a seguito di interpretazione autentica del decreto data dal Governo, ha chiesto a tutti i vescovi di sospendere anche le celebrazioni eucaristiche con partecipazione di popolo. Pertanto l’arcivescovo dispone che da oggi si sospendano le celebrazioni di messe con concorso di popolo. Con questo messaggio, inviato domenica sera a tutti i sacerdoti della Diocesi, il vicario generale ha comunicato, a nome dell’arcivescovo di Siracusa mons. Salvatore Pappalardo la sospensione di tutte le attività di culto che prevedono la partecipazione dei fedeli: celebrazioni eucaristiche, matrimoni, funerali, battesimi, vie crucis, pratiche devozionali. Le chiese e i luoghi di culto in genere resteranno aperti per garantire la preghiera personale.
Secondo quanto annunciato dovrebbero ora seguire ulteriori indicazioni e in particolare sulle modalità di partecipazione degli stessi sacerdoti a brevi momenti di preghiera per la benedizione delle salme in sostituzione delle cerimonie funebri che potrebbero tenersi direttamente al cimitero. Appena qualche giorno addietro era stata annunciata la sospensione della novena di San Giuseppe che anche quest’anno doveva tenersi nella chiesa del Carmine unitamente alla tradizionale asta del 19 marzo, ma a questo punto saltano tutti gli appuntamenti liturgici e devozionali previsti in quaresima. Le disposizioni dei vescovi italiani hanno al momento una durata che copre un periodo dal 9 marzo al 3 aprile, anche se tutto fa supporre un proseguo delle limitazioni ben oltre la data prefissata.
“Il momento che stiamo vivendo – scrive mons. Pappalardo – a causa della diffusione del coronavirus ci vede particolarmente chiamati a rinnovare la nostra vicinanza e il nostro servizio al popolo Santo di Dio. Le autorità civili stanno adottando provvedimenti volti a contenere l’epidemia e ad attenuarne, per quanto possibile, gli effetti a carico della salute pubblica. Il comprensibile smarrimento che la gente manifesta dinanzi alle notizie diffuse richiede da parte nostra lucidità e prudenza pastorale, prontezza nell’ascolto, nel conforto e nell’incoraggiamento, dando il nostro valido contributo nell’ostacolare ogni forma di allarmismo. Chiedo a tutti voi, carissimi presbiteri e diaconi, di continuare la nostra ordinaria missione nell’essere testimoni della fede, annunciatori della speranza e servitori nella carità. A tutti – ha concluso l’arcivescovo Pappalardo – chiedo serenità e fiducia nella Provvidenza, certo di poter confidare nel comune senso di responsabilità. Santa Lucia, patrona della nostra Arcidiocesi, interceda per il nostro popolo così come tante pagine della storia della nostra Chiesa ci raccontano. Vi benedico di cuore”.