La processione del Corpus Domini, che avrebbe dovuto svolgersi questa sera, è stata sospesa. Annullate anche le processioni del Sacro Cuore prevista l’ultima domenica del mese. Per il mese di luglio verranno meno le feste della Madonna del Carmine, di San Nicola patrono di Brucoli e quella dell’Assunta nel rione San Giuseppe.
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Sospese in tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Siracusa tutte le processioni in onore di santi sia in ogni altra ricorrenza o iniziativa pastorale. Lo ha disposto l’arcivescovo di Siracusa, mons. Salvatore Pappalardo, che ha firmato un decreto che resterà in vigore fino a nuove disposizioni. Dopo il venir meno delle celebrazioni della Settimana Santa e dei festeggiamenti di San Giuseppe e San Domenico, vengono pertanto annullate ad Augusta l’imminente processione del Corpus Domini che cade oggi domenica 14 giugno e quella del Sacro Cuore nel popolo quartiere Borgata prevista l’ultima domenica del mese. Per il mese di luglio verranno meno le feste della Madonna del Carmine, di San Nicola patrono di Brucoli e quella dell’Assunta nel rione San Giuseppe.
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“Si tratta di momenti di grande partecipazione popolare che offrono occasioni di esaltazione non solo dell’identità religiosa ma anche degli aspetti civici e socio-economici” commenta Giuseppe Carrabino, presidente della Società augustana di storia patria, il quale ricorda che, nella solennità del Corpus Domini permane l’antica consuetudine della partecipazione delle autorità cittadine e di tutte le componenti che esprimono le attività locali. “Ogni confraternita associata a specifiche categorie lavorative,- spiega Carrabino – interviene alla processione con le proprie insegne unitamente ad un grande cereo ricoperto di fiori che culmina nella parte sommitale con una candela e i simboli della categoria: primizie per la confraternita dei contadini; spighe per i massari, una feluga per i naviganti.
Nel decreto vescovile si legge, inoltre, che “nel rispetto delle prescrizioni date, queste ricorrenze così care alle devozione del nostro popolo siano vissute nella preghiera, offrendo adeguate occasioni di catechesi con una particolare attenzione a una rinnovata testimonianza della carità, specie nei riguardi di chi sta vivendo situazioni di particolare difficoltà economica”. La decisione dell’arcivescovo scaturisce dalla normativa emanata dalla presidenza del Consiglio dei ministri con la quale sono state date prescrizioni per il contenimento dell’epidemia. “Nel rispetto delle prescrizioni date – riferisce l’arcivescovo – queste ricorrenze così care alle devozione del nostro popolo siano vissute nella preghiera offrendo adeguate occasioni di catechesi con una particolare attenzione ad una rinnovata testimonianza della carità specie i nei riguardi di chi sta vivendo situazioni di particolare difficoltà economica”.