Sulla vicenda della soppressione del II Istituto comprensivo “Salvatore Todaro” con la perdita del ricorso al Tar Sicilia da parte del Comune di Augusta, non si fa attendere la risposta del sindaco Giuseppe Di Mare che, fornendo il verbale della conferenza provinciale che si è tenuta il 17 novembre 2023, chiarisce alcuni aspetti del percorso che dal prossimo anno scolastico vedrà i tre plessi della Todaro spalmati negli altrettanti istituti comprensivi rimasti in piedi.
“Il bugiardo seriale consigliere comunale del Pd continua nella saga delle menzogne per provare ad accaparrarsi consenso in malafede e garantirsi un posto in Consiglio comunale per i prossimi 6 anni” dichiara indignato il primo cittadino sottolineando che stavolta il consigliere che siede tra i banchi dell’opposizione ha superato ogni limite della decenza e del rispetto della verità dei cittadini e delle Istituzioni.
“Lo sanno tutti – spiega Di Mare – dirigenti scolastici, sindaci e genitori che grazie al mio intervento i sindaci avevano proposto proprio il mantenimento della Todaro poi ribaltata dal provveditore e non votata da me ed invece votata da altri che magari lui conosce”.
Il capo dell’Amministrazione comunale di Augusta ricorda di aver incontrato nelle scuole i dirigenti e presentato il ricorso perché, convinto di ragioni nelle richieste.
“Apprendiamo addirittura – aggiunge il primo cittadino – che anche giurista importante dalle affermazioni di chi grazie al partito di appartenenza il Pd ha distrutto una città che stiamo pian piano risanando.
Le prese in giro, sono queste false affermazioni per cercare quattro voti in più con una malafede che lascia a bocca aperta.
Tra l’altro come sempre dimostra una conoscenza dei fatti cosi scarsa che confonde caratteristiche completamente diverse dei due istituti scolastici di noto e augusta.
Certo che da uno del Pd sentir parlare di perdita di istituzioni importanti della città è una barzelletta degna del miglior Bramieri.
Lo dimentica il consigliere che ha governato da sempre in città che grazie al suo partito il Pd ad Augusta non si ha più sede dell’Inps, del giudice di pace, dell’agenzia delle entrate e tanto altro?
Nessuna lezione da chi in malafede ha aperto la campagna elettorale, sono pronto carte alla mano martedì all’orario che stabilisce il bugiardo seriale consigliere a mostrare dinanzi alla stampa chi ha detto falsità indegne.
Il consigliere Triberio – conclude il sindaco Di Mare – come sempre dimostra la sua imbarazzante impreparazione perché i sindaci non votano in assemblea dei sindaci, ma eleggono tre rappresentanti e in questo caso questi ultimi erano Melilli, Avola e Siracusa che hanno votato a favore della mia proposta di mantenimento dell’istituto contro quella del Provveditorato”.
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