Misura ponte dell’affido diretto per salvare i 5 lavoratori della Publiservizi, proposta dalla Cgil al Comune. Si tratta della soluzione suggerita dal sindacato nei limiti di legge e di spesa. Ma nessuna risposta dall’Ente è arrivata finora al sindacato. “A questo punto non ci resta che interpretare tale silenzio come il rifiuto a voler trovare una soluzione” dice Alberto Sudano, segretario della Nidil Cgil Siracusa.
[/]
La posizione dell’amministrazione comunale di Augusta di trincerarsi dietro un assordante silenzio ci lascia allibiti. La vicenda in merito è quella dei 5 lavoratori che la società Randstad somministra alla Publiservizi che gestisce lo sportello riscossione tributi per il Comune”. il segretario della Nidil Cgil, Alberto Sudano, interviene sulla vicenda che riguarda le 5 persone che prestano servizio ad Augusta, nella sede di via Andrea Saluta e che a fine marzo chiuderà.
“Già nel 2017, con nota ufficiale, l’amministrazione si era impegnata a intraprendere un percorso per la salvaguardia dei livelli occupazionali di questi lavoratori che svolgono in maniera ineccepibile e con riconosciuta professionalità le mansioni affidategli. La decisione dell’Ente di internalizzare il servizio di riscossione a far data dall’1 gennaio 2020 ha aperto un fronte di discussione tra la Cgil, l’Ente, la Randstad e la Publiservizi che ha visto, il 2 marzo 2020, un momento di confronto fra tutti i succitati attori. In tale sede ci è stata avanzata l’irrituale richiesta di inviare una proposta tecnica che consentisse all’Ente di potersi ancora avvalere della preziosa collaborazione dei predetti lavoratori in attività di affiancamento e supporto tecnico agli impiegati comunali che, dall’oggi al domani, si troveranno a gestire un servizio senza adeguato know how.
[/]
Seppur non nostra prerogativa, non ci siamo esentati dal produrre all’amministrazione, per le vie ufficiali, il 5 marzo 2020, l’indicazione di un percorso che individuava la soluzione nell’istituto della somministrazione di lavoro, ai sensi dell’art. 36 D.Lgs n. 165/2001, D.Lgs n. 276 del 2003 e D.Lgs n. 81/2015, anche attraverso la misura ponte dell’affido diretto nei limiti di legge e di spesa. Il 2 marzo scorso – continua il sindacalista – non avendo ricevuto cenni di riscontro dal Comune, Abbiamo sollecitato una risposta che ad oggi non è ancora pervenuta.
Nella piena considerazione dell’emergenza sanitaria che interessa il Paese, ci chiediamo se questioni inderogabili che interessano il futuro lavorativo di 5 augustani non siano almeno meritevoli di un atto di cortesia istituzionale quale la risposta alle proposte e alle richieste avanzate. A questo punto non ci resta che interpretare tale silenzio come il rifiuto a voler trovare una soluzione. Da parte nostra continueremo a tutelare gli interessi dei lavoratori per i quali, in assenza di decisioni dell’amministrazione, si apre la prospettiva degli ammortizzatori sociali.