Slitta al 30 settembre il termine per pagare la prima rata, dell’Imu con saldo il 16 dicembre. Il differimento della scadenza normalmente prevista per oggi 16 giugno, è stato votato all’unanimità dal Consiglio comunale. Delibera emendata dai consiglieri Di Mare e Caruso “il Governo nazionale pretende i pagamenti, il Consiglio comunale di Augusta approva la proroga” dichiara Di Mare.
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Il Consiglio comunale ha approvato la proroga al 30 settembre per tutti, cittadini e commercianti, e senza giustificarne il motivo, della rata in acconto Imu. Per gli immobili a destinazione produttiva sottoposti dai diversi Dpcm a chiusura si può pagare entro il 16 dicembre con versamento a saldo della sola quota Imu di competenza comunale. Entro oggi però la categoria d (attività produttive) deve pagare la parte di aliquota statale. La proposta di delibera è stata votata da tutti i presenti favorevolmente, astenuto solo il consigliere Schermi, con gli emendamenti dei consiglieri Giuseppe Di Mare di #perAugusta e capogruppo del gruppo misto e del consigliere Mauro Caruso capogruppo del M5S, il primo ha proposto di estendere a tutti la possibilità di differire il pagamento, entrambi i consiglieri hanno suggerito con i loro emendamenti di non obbligare i cittadini a giustificare lo slittamento presentando domande o autocertificazioni.
Assenti in Aula i revisori dei conti che però avevano espresso parere favorevole alla delibera presentata dal responsabile del terzo settore, Angelo Carpanzano, il quale è intervenuto nel corso dei lavori sostenendo che, visto che la competenza di concedere una proroga del termine di scadenza della prima rata Imu è del Consiglio diventa inutile parlare di interessi e sanzioni. Stigmatizzato dal capogruppo del centrosinistra, Giancarlo Triberio di Articolo Uno e dal consigliere Di Mare il ritardo con cui l’atto è stato portato in Aula. Ritardo dovuto, come ha sottolineato Caruso al cambiamento delle norme statali. Rinviati i punti all’ordine del giorno riguardanti l’approvazione del regolamento per l’applicazione della nuova Imu e le aliquote Imu per l’anno 2020. Per quanto concerne la rinegoziazione dei mutui (ultimo argomento all’odg) è stata bocciata dalla maggioranza pentastellata la proposta del consigliere di Diems 25 Giuseppe Schermi di impiegare per l’abbattimento dell’Imu la somma pari a un milione e 500 mila euro (ricavata per più di un milione di euro dalla rinegoziazione di 57 mutui contratti con la Cassa Depositi e prestiti e per quasi 500 mila euro dalla sospensione di altri mutui accesi con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Credito sportivo) che la giunta con propria delibera ha deciso di elargire agli imprenditori. Tra i banchi dell’opposizione favorevoli il proponente Schermi e il consigliere Triberio, astenuta la consigliera Gianna D’Onofrio.
All’indomani dell’approvazione il consigliere Di Mare autore dell’emendamento che dà a tutti la possibilità di pagare entro il 30 settembre la prima rata dell’Imu si dice soddisfatto “L’emendamento che alla fine anche la maggioranza ha votato con responsabilità – dice Di Mare – di fatto elimina ogni fastidio e discriminazione. L’Imu 2020 è rinviata per tutti al 30 settembre 2020, ovviamente per tutti i cittadini che già non hanno pagato purtroppo, senza alcuna dimostrazione di calo reddituale e senza alcuna autocertificazione. In questo modo abbiamo evitato ai cittadini di essere ancora una volta intrappolati nella burocrazia delle carte ed ai nostri uffici di dover essere nel difficile compito di interpretare chi erano i soggetti beneficiari”. Ma il consigliere Di Mare fa notare anche un altro passaggio del suo emendamento: “ho voluto fortemente inserire – continua Giuseppe Di Mare – con un secondo comma a favore degli immobili a destinazione produttiva di fatto esclusi nel differimento per la quota Imu di competenza statale dal ministero dell’Economia. Chi rientra in queste categorie (gruppo catastale categorie “D”) grazie all’approvazione di questo emendamento potrà pagare l’Imu di competenza comunale in unica soluzione insieme al saldo fino al 16 dicembre 2020”.
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Un atto che poteva essere approvato in tempi più brevi anche in Aula ma che alla fine ha visto il voto favorevole di tutti i presenti e che ha tolto l’assemblea da una impasse che si era creata a seguito dell’assenza dei revisori dei conti. “Non voglio entrare nel merito delle vicende di un Consiglio comunale che poteva durare 30 minuti, invito la cittadinanza a vederlo, l’assenza dei revisori dei conti è stata imbarazzante, i comportamenti prevenuti in Aula a volte portano ad alzare muri anche su atti che riguardano tutti, ma come si dice in questi casi “tutto è bene ciò che finisce bene”. L’atto, seppur in forte ritardo, è stato approvato all’unanimità dei presenti (solo il Consigliere Schermi si è astenuto), ripeto i “presenti” per 5 ore siamo rimasti in Aula, con toni più o meno accesi, ma in Aula. Rimango perplesso sui tempi di arrivo in Consiglio della proposta ma non mi sono tirato indietro, come sempre, nel dare un contributo che alla fine è stato determinante.” Ma il consigliere Di Mare afferma che non è finita qua, “considerato che il Governo nazionale nulla ha previsto in questa materia anzi ha preteso i pagamenti con la risoluzione 5 del Mef, vanno inseriti nel regolamento dell’Imu agevolazioni e riviste le aliquote al ribasso. Ma questa sarà la prossima scelta”.