“Non possiamo costruire il nostro futuro in un cantiere”, “Poche classi, poche ore, tante promesse zero fatti”, “Il nostro futuro non può aspettare contratti”; sono queste alcune frasi esibite stamattina in via Catania davanti al plesso centrale del Ruiz dagli studenti.
Con un sit- in gli alunni del II Istituto superiore “Gaetano Arangio Ruiz” hanno manifestato contro i disagi arrecati dall’ex Provincia, che non ancora consegnato i locali, presi in affitto, dove trasferire diverse classi, considerato che, nel plesso centrale non c’è più posto per tutti poiché sono già iniziati i lavori di adeguamento sismico e messa a norma degli impianti nell’ala vecchia dell’edificio scolastico, improrogabili perché da realizzare con fondi del Pnrr.
Ragion per cui si continuano a praticare i doppi turni e le lezioni si seguono anche il sabato.
La dirigente scolastica Maria Concetta Castorina ha ricevuto una delegazione di rappresentanti di alunni e genitori assicurando che, secondo quanto le è stato riferito dall’ingegnere capo del Libero consorzio di Siracusa Paolo Trigilio, in giornata saranno consegnati entrambi gli immobili presi in affitto per la scuola che in circa due settimane di interventi per essere adeguati dovrebbero poter accogliere gli alunni.
La dirigente ha puntualizzato di avere trascorso gran parte dell’estate a scuola per risolvere la questione insieme ad alcuni docenti e parlato del travagliato iter che ha fatto ottenere al Ruiz dei locali in affitto anche se ad oggi non sono ancora disponibili per la popolazione scolastica.
Intanto nei prossimi giorni dovrebbero essere pronte anche le sei aule ricavate all’interno del plesso centrale di via Catania nella casa del custode, in laboratori etc.
Alessandro Giangrande, presidente della consulta provinciale degli studenti di Siracusa e studente del Ruiz: “le sedi alternative per accogliere gli alunni ed evitare i doppi turni si sarebbero dovute rendere disponibili entro l’inizio dell’anno scolastico e così non è stato.
Oggi primo ottobre non è stato firmato neanche il contratto di locazione di queste sedi.
I ragazzi seguono le lezioni con doppi turni, anche il sabato e con orari improponibili con un solo bagno per i ragazzi e neanche uno per le ragazze che invece sono costrette ad utilizzare quello dei diversamente abili.
Pensiamo anche ai collaboratori scolastici e agli insegnanti, ai genitori e alle famiglie.
A inizio settembre l’ex Provincia aveva promesso che entro il mese scorso avrebbe consegnato le sedi e sarebbe avvenuto il trasferimento”.
Le difficoltà vissute in particolar modo dagli studenti del quinto anno sono state espresse da Maria Gloria Pasqua, rappresentante della consulta provinciale.
“Siamo preoccupati – dice – per i ritardi che i doppi turni, la non ancora avvenuta assegnazione di alcuni docenti potrebbero arrecare al completamento del programma didattico, visto che dovremo sostenere l’esame di maturità”.
“La scuola per noi è come una seconda casa dato che vi trascorriamo gran parte del nostro tempo – sottolinea Francesco Blandino, rappresentante di Istituto – quindi pensiamo che se dobbiamo ristrutturala non possiamo fare partire i lavori prima di trovare un posto dove vivere”
Il presidente della consulta ha poi interloquito con gli uffici preposti del Libero consorzio per avere certezze sui tempi di consegna dei locali alla scuola riscontrando conferma sulla consegna delle chiavi l’odierno avvio della sistemazione dei locali in affitto, che si dovrebbe concludere a metà ottobre quando saranno sottoscritti i contratti di locazione.
I rappresentanti degli studenti sono stati poi accolti in presidenza per chiedere un’assemblea urgente con tutti gli alunni e continueranno a vigilare e monitorare la situazione soprattutto dei lavori che si svolgeranno nelle sedi alternative.
La mobilitazione degli alunni è stata sostenuta dalle docenti Lorena Crisci, Tiziana Sturiano e Mimma Giuffrida, rispettivamente rsu di Cgil, Cisle Snals che denunciano lo stato di difficoltà in cui docenti e discenti vivono dall’inizio dell’anno scolastico.
“Ancora una volta – dichiarano – la politica ha deluso i cittadini e ancor di più i giovani cittadini che si sentono abbandonati dalle istituzioni e presi in giro da mille promesse sempre disattese.
Le rsu chiedono alle istituzioni cittadine e provinciali, di garantire che tutti gli alunni e lavoratori del Ruiz abbiano spazi ed orari idonei nel più breve tempo possibile e che nessuno venga lasciato indietro”.
I doppi turni fino alla settimana prossima con orario ridotto continueranno anche il sabato mentre a seguire, con l’entrata in vigore dell’orario completo le lezioni, in attesa della consegna dei locali si svolgeranno in orario sia antimeridiano sia pomeridiano ma dal lunedì al venerdì, escludendo il sabato così come la cosiddetta settimana corta in vigore già dal 2022 prevede.
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