Manuel Mangano da libero cittadino ha avviato lo sciopero della fame, fino a quando nelle case degli augustani non arriverà l’acqua potabile.
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Ha deciso di attuare ancora lo sciopero della fame, il giovane Manuel Mangano, non nuovo a questo tipo di iniziativa. Questa volta lo fa per la garanzia di un bene primario, qual è l’acqua. “Altrove il problema si sarebbe risolto in pochi giorni, ma ad Augusta no, e tale situazione ha dell’incredibile” ha dichiarato il giovane Mangano stamattina nel corso di una conferenza stampa per annunciare l’iniziativa. “Ho smesso di cibarmi da oggi e continuerò ad attuare lo sciopero della fame, fino a quando dai rubinetti degli abitanti di Augusta isola non fuoriuscirà acqua potabile” ha sottolineato Mangano mostrando alcune foto pervenutegli da parte dei cittadini, alcune mostrano acqua limpida, altre acqua torbida, ma allo stato attuale fino a quando verrà utilizzata quella del pozzo della villa comunale l’argilla potrebbe notevolmente contaminarla, come è già accaduto.
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Manuel Mangano, presidente dell’associazione Bella Storia e già segretario cittadino de I Giovani democratici, puntualizza di aver avviato lo sciopero della fame da libero cittadino, così come ha agito quando il 13 dicembre scorso si è fatto promotore dei sit –in di protesta. Nel corso della conferenza stampa ha ricordato quanto è avvenuto dal 25 ottobre scorso, data in cui è stata emessa l’ordinanza sindacale che vieta l’utilizzo a uso potabile dell’acqua del pozzo dei giardini pubblici alla cui erogazione, l’attivazione del pozzo del cantiere navale Tringali, nei giorni scorsi, sembrava aver messo temporaneamente fine ma ecco che un nuovo intoppo fa ancora sgorgare l’acqua del pozzo della villa comunale. “Una serie di sfortunate circostanze non ha portato finora a soluzione il problema? La sfortuna ci avrà messo il carico, ma da troppo tempo il problema attende una soluzione. Quindi non è solo colpa imprevisti, ma dell’incapacità di far fronte all’emergenza che ripeto – sottolinea Manuel Mangano – in altre città non sarebbe perdurato così tanto”.