Con la celebrazione eucaristica di ieri sera si sono conclusi i festeggiamenti in onore a Sant’Andrea Apostolo organizzati dall’omonima Confraternita. Don Pandolfo ha rimarcato il concetto di unità soprattutto nella Chiesa. Sono state invitati tutti i governatori delle confraternite a partecipare. In pochi hanno risposto. Al contrammiraglio Cottini l’onorificenza di confrate onorario.
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Si sono conclusi ieri sera i festeggiamenti in onore di Sant’Andrea. Quest’anno sono certamente mancati gli aspetti esteriori, la sagra, la tradizionale mostra del mare e persino la processione. Le disposizioni delle autorità sanitarie, in materia di contenimento della diffusione del Covid-19, impongono prudenza e hanno notevolmente modificato la nostra quotidianità. Tutto ciò non ha impedito però che, nel rispetto delle prescrizioni, si onorasse il santo apostolo e martire, protettore dei pescatori e della gente di mare.
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Sentito e partecipato è stato il triduo di preparazione in onore del Santo officiato dal Rettore della Confraternita, don Paolo Pandolfo. Nell’omelia di ieri sera il sacerdote ha più volte marcato il concetto di unità, che non deve rimanere solo un concetto astratto ma, deve trovare seria interiorizzazione in tutti gli ambiti della società, soprattutto all’interno della Chiesa. «Una è la fede, una è la speranza, uno è l’amore che ci unisce a Cristo, ognuno con carismi diversi ma uniti da un unico Dio e verso un unico Dio». E proprio in segno distensivo per espresso volere del rettore e del governatore della confraternita, Giulio Morello l’invito alla celebrazione di questa sera è stato rivolto a tutti i Governatori in rappresentanza delle realtà confraternali. In pochi hanno risposto.
La celebrazione ha visto la partecipazione del neo eletto sindaco, Giuseppe Di Mare, del contrammiraglio Andrea Cottini, comandante di Marisicilia – a cui la Confraternita ha conferito, per mano del governatore Giulio Morello, l’onorificenza di “Confrate Onorario”: “per l’encomiabile lavoro svolto nella lunga carriera- si legge nella dedica – con particolare attenzione verso le operazioni svolte al comando di uomini e mezzi della Marina Militare, per la salvaguardia di vite umane in mare in questo particolare periodo storico. Come l’Apostolo Andrea fu “pescatore di uomini”, possa Lei, Ammiraglio, essere approdo sicuro per chi al mare affida la propria vita.
Visibilmente emozionato il comandante di Marisicilia che ha ringraziato per la dedica manifestando la propria vicinanza alla gente di mare in tutte le sue categorie. Dunque, una serata ricca di emozioni. “Si spengono, seppur virtualmente i riflettori – commenta il governatore della confraternita dei pescatori, Giulio Morello – l’ appuntamento è al 2021 auspicando in un anno migliore”.
Complimenti al presidente al direttivo e tutta la confraternita che nonostante le difficoltà tiene alto il valore delle tradizioni e della storia di tanti che hanno fatto la storia di questa città