Per Salvare Augusta, il cartello di associazioni ambientaliste formato da Legambiente Augusta, Natura Sicula Onlus, Punta Izzo Possibile, Piano Terra Aps, Comitato Stop veleni e Rinnova Augusta Aps, si tratta dell’ennesimo “assalto al territorio”.
“Dopo supermercati e centri commerciali, l’Amministrazione comunale dà il via libera ai condoni degli abusi edilizi nelle zone F”.
Così gli ambientalisti in un comunicato, con il quale chiedono all’amministrazione comunale l’annullamento in autotutela della determina n. 111 dello scorso 26 giugno, con la quale il responsabile del VI Settore ha disposto “di istruire positivamente le richieste di condono edilizio avanzate ai sensi delle Leggi nn. 47/85, 724/94 e 326/03 ricadenti in zone denominate „F‟ del vigente PRG”.
Per Salvare Augusta si tratta di un atto che potrebbe aprire la strada alla sanatoria straordinaria di eventuali abusi edilizi in zona F.
“Non bastavano supermercati, fast-food, piani di lottizzazione e case vacanze.
Sulle zone F, vincolate dal PRG comunale ad opere di interesse pubblico, ora il Comune di Augusta intende pure condonare le costruzioni abusive”.
La richiesta di annullamento della determina è stata indirizzata anche al Dipartimento regionale dell’Urbanistica sul cui tavolo è attualmente pendente la richiesta d’intervento ispettivo avanzata dalle associazioni ambientaliste lo scorso mese di febbraio.
Le zone F sono aree destinate ad attrezzature collettive, come scuole, uffici amministrativi, impianti sportivi, aree verdi e strutture sociali e cultural, sulle quali il PRG Calandra ha apposto un vincolo espropriativo, avendo riservato ogni intervento urbanistico-edilizio alla pubblica Amministrazione.
In queste zone per gli ambientalisti è da ritenersi esclusa l’edificazione da parte dei privati.
Nel comunicato, la determina dirigenziale e definita come un atto che “appare privo di motivazione e di assai dubbia coerenza rispetto alla disciplina di settore che prescrive l’inedificabilità delle zone in questione.
Il provvedimento dirigenziale, tuttavia, non precisa né il numero di pratiche di condono edilizio in zona F pendenti presso gli uffici, né l’esatta localizzazione delle opere abusive – con l’indicazione dei relativi vincoli speciali sovraordinati (paesaggistici, ambientali ecc.) – oggetto delle domande di sanatoria straordinaria”.
Gli ambientalisti ricordano come dall’1 gennaio 1994, a causa della decadenza dei vincoli espropriativi, le zone F sono di fatto non normate, prive di destinazione urbanistica e che “solo il Consiglio Comunale ha ora il potere di stabilire la loro destinazione attraverso l’approvazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG)”.
Si tratterebbe infatti di zone in cui attualmente inedificabili, nelle quali sarebbero ammessi solo interventi conservativi.
“E’ bene precisare che nel territorio di Augusta la quasi totalità (circa l’87 %) delle zone F del PRG “Calandra”, in massima parte ricadenti nella fascia costiera che dal Lungomare Granatello si spinge sino al Canale di Brucoli, risulta assoggettata a stringenti vincoli di tutela che escludono l’attività di nuova edificazione e la trasformazione dei caratteri morfologici e paesistici.
Tra queste, vanno ricordate la costa di Capo Santa Croce e quella di Capo Campolato, dove il piano regolatore aveva previsto – e prevede tutt’ora – la creazione di due parchi marini pubblici, vietando il sorgere di fabbricati lungo il litorale ben prima della legge regionale n. 78 del 1976”.
Iscriviti al Canale WhatsApp di Webmarte TV in modo semplice e veloce.
Clicca qui per entrare nel canale e quindi premi il pulsante in alto a destra “Iscriviti”.
Non riceverai notifiche, ma potrai consultare i nostri articoli aggiornati quando vorrai.