Una vicenda incresciosa che sa dell’incredibile: a 4 mesi dal crollo di una parte del cornicione della chiesa Madre di Augusta e il conseguente transennamento di una parte del sagrato, la situazione rimane inalterata e senza una soluzione.
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Una situazione che permane da mesi tra pericolo e indecenza, segnalata agli Enti di competenza dalle istituzioni ecclesiastiche e dall’amministrazione, ma che ancora la Sovrintendenza e il Genio civile tardano a porre rimedio. “Dall’8 ottobre, dello scorso anno, alcune pietre si sono staccate dal cornicione del Duomo, finendo la loro corsa sul sagrato. – ha commentato Mimmo Di Franco, presidente dell’Associazione Filantropica di Augusta – Per fortuna non c’erano bambini che, quasi tutti i giorni, giocano in loco. Frequento piazza Duomo essendo socio dell’associazione Filantropica sita di fronte alla chiesa e vedere le transenne, tutti i giorni, che fanno parte integrante della chiesa mi fa rabbia. Dopo la messa in sicurezza dell’area da parte dei Vigili del Fuoco, il Comune ha transennato il luogo dove sono cadute le pietre”.
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“Purtroppo, in Italia, niente è più definitivo di tutto ciò che è provvisorio. Sia la Sovrintendenza che il genio civile sono stati informati e sollecitati dalle istituzioni ecclesiastiche e amministrative. Siamo in attesa che gli Enti, avendo la cura del patrimonio, cioè la Chiesa in quanto proprietaria, la Sovrintendenza ed il Genio Civile, per ciò che compete, di eliminare il pericolo e le transenne. Con l’occasione si ricorda che – conclude Di Franco – si attendono le autorizzazioni, sempre da parte della Sovrintendenza, per il riposizionamento delle statue di San Giuseppe e San Domenico, mancanti dal Duomo dal 13 dicembre 1990, tolte per presunto pericolo dopo il terremoto, e trasferite nel parco auto dove sono state depositate. Il costo sarebbe irrisorio in quanto sia un Club Service che una ditta augustana proprietaria di gru si sarebbero offerte per la soluzione del problema”.