Avviati oggi i solenni festeggiamenti liturgici in onore del Sacro Cuore di Gesù. Per la prima volta il simulacro non percorrerà le vie della Borgata.
[/]
Al suono festoso delle campane sono stati avviati oggi i festeggiamenti in onore del Sacro Cuore di Gesù. Stamattina è stato esposto il SS. Sacramento ed hanno avuto luogo le adorazioni eucaristiche rispettivamente animate dal gruppo di preghiera Padre Pio e dalla Pia Unione Primaria Santa Rita da Cascia e dall’A.C.A. A mezzogiorno Angelus e reposizione del SS. Sacramento. Nel campetto adiacente la chiesa tutti i giorni, fino al 28 giugno, giornata conclusiva dei festeggiamenti alle 18 recita del Rosario e novena del Sacro Cuore. Alle 19 celebrazione della messa che oggi sarà presieduta dal parroco don Davide Di Mare con adorazione solenne e benedizione eucaristica.
Per la prima volta, dal 1944, anno di istituzione dei festeggiamenti, non avrà luogo la processione del simulacro del Sacro Cuore per le vie della Borgata. Una devozione, come ricorda Giuseppe Carrabino, presidente della Società di storia patria, nata nell’immediato dopoguerra in un rione che andava formandosi attorno alla nuova chiesa (aperta al culto nel settembre del ’41) sorta in prossimità delle saline e della stazione ferroviaria, con poche case, qualche fondaco ma con un programma di espansione che da li a poco avrebbe visto un significativo incremento urbanistico. La festa del Sacro Cuore nacque proprio per ridare speranza ad una comunità lacerata materialmente e moralmente dalla guerra. E così avvenne, tanto che attorno al Cuore di Gesù si è radicata una forte devozione che si manifesta nel corso dell’anno e in particolare durante la processione che attraversa in lungo e in largo tutte le strade del quartiere.
[/]
Quest’anno le limitazioni ministeriali e della Conferenza Episcopale e non ultimo il decreto di mons. Salvatore Pappalardo, arcivescovo di Siracusa, hanno di fatto annullato la tradizionale processione. “Le limitazioni – riferisce il parroco don Davide Di Mare – non ci impediranno di celebrare con gioia questo momento di genuina aggregazione attorno ad un simbolo che esprime l’identità civica e religiosa del quartiere Borgata di Augusta. Ci raduneremo ogni sera per la novena, a partire dal 19 giugno (festa liturgica del S.Cuore) che celebreremo nel campetto adiacente la chiesa parrocchiale per avere maggiore disponibilità di posti. Il giorno della festa il simulacro rimarrà esposto fino a tarda sera per la venerazione dei fedeli. Quest’anno saremo noi ad andare incontro a lui e chiedere grazie e benedizioni per la nostra Augusta.
Tuttavia, il particolare momento storico che stiamo vivendo, con le tante difficoltà che ha arrecato, richiama una seria riflessione. L’epidemia del Covid-19 ha fatto emergere situazioni di grave disagio socio-economico con continue richieste di aiuto alla Caritas che, in questi ultimi mesi, ha dovuto impiegare risorse straordinarie grazie alla grande sensibilità dei fedeli. Non potendo celebrare il Sacro Cuore di Gesù secondo il consueto programma, abbiamo pensato di dare un nuovo segno ai festeggiamenti, che dovranno necessariamente esprimere l’attenzione della comunità e della città verso il prossimo in questo momento di particolare sofferenza. Questi sentimenti si potrebbero riassumere nella frase “La Borgata e il suo Cuore” nella duplice accezione della sensibilità di ciascuno di noi per il prossimo e per il Cuore di Gesù.
[/]
Un invito rivolto agli abitanti della Borgata della nostra cara Augusta, alle imprese che operano sul territorio e a quanti hanno la possibilità ad offrire e condividere con chi è in seria difficoltà quel poco che si può dare, come l’obolo che offrì la vedova al Tempio di Gerusalemme (Mc l 2, 41-44). Colgo l’occasione per esprimere sincera gratitudine alla Sonatrach Stabilimento di Augusta, al direttore Rosario Pistorio e ai suoi solerti collaboratori, Angelo Grasso e ed Enzo Toscano che hanno voluto assicurare un sostegno straordinario finalizzato proprio all’indirizzo della festa di quest’anno mirato alle esigenze dei nostri fratelli che vivono in difficoltà.
“La Borgata e il suo Cuore” è uno sprone a condividere le necessità dei nostri fratelli che in questo periodo di tribolazione sono in seria difficoltà non solo economica, ma anche morale e spirituale: penso ai malati, agli anziani, ai giovani, ai tanti padri di famiglia che hanno perduto il lavoro ma anche ai tanti nostri fratelli e sorelle che, durante la pandemia, si sono addormentati nel Signore e che, ora, contemplano il volto glorioso del Cuore di Gesù. Vi invito, pertanto, ad una generosa partecipazione a questa gara di solidarietà umana e religiosa. Sono certo che celebreremo la festa di quest’anno con più autenticità e soprattutto – conclude il parroco – con la consapevolezza di aver condiviso la speranza, quella speranza che non possiamo smarrire e che, da quel Cuore Sacratissimo, trova forza e vigore”.