I lavori, iniziati a maggio del 2021, sono fermi da alcuni mesi a causa delle dimissioni del direttore dei lavori e del coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione.
Nessun mistero nella sospensione dei lavori, che si prolunga ormai da parecchi mesi, nel cantiere per il recupero del castello svevo.
A sciogliere ogni dubbio è il responsabile del Procedimento, l’architetto Carmelo Bennardo, da noi interpellato.
A causare la sospensione dei lavori sono state le lungaggini delle procedure amministrative necessarie per individuare il nuovo direttore dei lavori, dopo le dimissioni dall’architetto Staffile, ora direttore dell’ufficio della Motorizzazione Civile di Siracusa, e il nuovo Coordinatore per la sicurezza durante l’esecuzione, dopo le dimissioni, per motivi diversi, del geometra Giuca.
L’architetto Bennardo, che da qualche mese ha ricevuto la prestigiosa nomina a direttore del Parco archeologico di Siracusa, assicura che, essendo stato finalmente nominato il professionista che assumerà entrambi gli incarichi, i lavori potranno riprendere nei primi giorni di settembre.
Il progetto, finanziato con le risorse del Fondo di Sviluppo e coesione – Patto per il Sud, interessa sia le strutture relative al periodo federiciano che a quello spagnolo e prevede il consolidamento delle fondazioni e delle strutture del piano terra, il ripristino delle volte, e la realizzazione dell’impiantistica e di quanto necessario alla nuova destinazione di spazio museale.
Scopo dell’intervento è infatti quello di restituire finalmente alla città, almeno in buona parte, il suo luogo simbolo, per essere utilizzato come spazio museale e contenitore dove ospitare eventi culturali.
Anche la corte interna del castello e la piazza d’armi saranno riaperte al pubblico.
Non saranno demolite, come sembrava in primo momento, le opere di edilizia carceraria, realizzate tra la fine del 1800 e l’inizio del secolo scorso.
Il castello, voluto da Federico II è stato utilizzato infatti come penitenziario fino al 1978.
I lavori sono eseguiti dall’Associazione temporanea di Imprese tra la Lares Lavori di Restauro s.r.l. di Venezia e la Società Cooperativa A.R.A. con sede legale in Monteriggioni, in provincia di Siena, che se li è aggiudicati per l’importo di € 3.294.066,03 oltre l’Iva.
La chiusura del cantiere, prevista per febbraio scorso, slitterà presumibilmente a metà del prossimo anno.
Fino al momento della sospensione sono stati realizzati la rimozione della pavimentazione della Piazza d’armi e gli scavi archeologici all’interno della corte, e la messa in sicurezza degli angoli della struttura che presentavano i maggiori rischi.
A causa del tempo trascorso dalla progettazione, che risale a ormai parecchi anni fa, è stato anche necessario effettuare la mappatura dello stato di conservazione delle parti più compromesse del monumento e delle lesioni.