Il Consiglio comunale ha approvato il piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022, ha rigettato la proposta di variante al piano di lottizzazione denominato “Baia di Arcile”, ha approvato il regolamento per l’applicazione della nuova Imu e ha rinviato, alla prossima seduta, l’approvazione delle aliquote Imu.
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L’ultima seduta del Consiglio comunale si è protratta fino a tarda sera lunedì e non ha fatto mancare i soliti scontri tra maggioranza e opposizione. Seduta che ha visto rigettare la proposta di variante al piano di lottizzazione denominato “Baia di Arcile”; approvare il regolamento per l’applicazione della nuova Imu con gli emendamenti del consigliere di opposizione, Giuseppe Schermi e del capogruppo della maggioranza, Mauro Caruso; rinviare su proposta della presidente del Consiglio comunale, Sarah Marturana, alla prossima seduta da tenersi a giorni l’approvazione delle aliquote Imu per l’anno in corso, per quantificare il costo degli emendamenti presentati dal gruppo di centrosinistra e dal gruppo del M5S (anche se quest’ultimo ha suggerito la strada) e trovare, qualora possibile, le necessarie coperture finanziarie. L’Aula ha approvato infine il piano triennale delle opere pubbliche 2020-2022.
Il gruppo consiliare del M5S nel suo emendamento chiede la riduzione dell’aliquota prevista per tutti gli immobili diversi dall’abitazione principale e diversi da quelli di cui ai commi da 750 e 753 della legge 160 del 2019 da 1,06 a 1,01 euro. La maggioranza suggerisce di trovare la copertura con il 30% della rinegoziazione dei mutui. Gli emendamenti all’approvazione delle aliquote presentati dal gruppo di centrosinistra di cui fanno parte i consiglieri, Giancarlo Triberio, capogruppo, Franco Lisitano, Alfredo Beneventano del Bosco e Giuseppe Schermi sono quattro e propongono di portare al minimo di legge, pari allo 0,76% l’aliquota prevista per i terreni agricoli, per gli immobili ad uso produttivo classificati nei gruppi catastali C e D e per tutti gli altri immobili. Gli emendamenti devono trovare la copertura finanziaria ha sottolineato Marturana.
Ai lavori ha partecipato il collegio dei revisori dei conti composto da: Felicia Calamunci Chianisi (presidente), Ignazio Napoli e Nicolò Mauro Gagliardo ed è intervenuto il responsabile del settore finanziario, Angelo Carpanzano. Secondo il consigliere di Augusta 2020, Marco Niciforo l’amministrazione comunale avrebbe avuto l’obbligo di arrivare in Aula proponendo soluzioni per abbassare l’Imu in quanto l’uscita dal dissesto dovrebbe permetterlo altrimenti viene fuori la volontà di non abbassare le aliquote. Si chiede invece di farlo ai consiglieri proponenti. Angelo Pasqua di Attiva Mente si è detto favorevole al rinvio per verificare la possibilità di far pagare un aliquota più contenuta dell’Imu. Il capogruppo del M5S, Mauro Caruso ha stigmatizzato il fatto che gli emendamenti dell’opposizione non propongono la necessaria copertura finanziaria mentre la maggioranza ha suggerito la strada per trovare affinché inserito il proprio emendamento.
“Dopo 8 anni di tariffe Imu al massimo e finalmente usciti dal dissesto si possono abbassare le aliquote pertanto come gruppo consiliare abbiamo lavorato e presentato gli emendamenti per dare un respiro di sollievo ai cittadini. Diventa fondamentale anche utilizzando fondi comunali ancor di più oggi con la crisi economica causa Covid dopo aver aiutato i commercianti aiutare anche i cittadini con un sensibile abbassamento delle tariffe Imu” dichiara il consigliere di Articolo Uno, Giancarlo Triberio. “Nell’assenza in aula di tutta la giunta che ha proposto di non toccare le aliquote Imu al massimo dal 2013 – commenta il consigliere di Diems 25, Giuseppe Schermi – proseguono i rinvii per non abbatterle per tutti. Infatti, dopo essersi indebitati per distribuire 1 milione di euro, tolto adesso un altro milione di euro dalle casse di bilancio per investire entro 6 mesi in opere pubbliche altrimenti ferme da anni. Il risultato di queste discutibili scelte è stato l’emendamento del gruppo M5S di ridurre le aliquote Imu dello 0,5 per mille e solo a qualcuno, contro il 3 per mille a tutti proposto dal gruppo di centrosinistra. Trovato quindi l’ennesimo cavillo da parte della presidente del Consiglio comunale, per rinviare per la seconda volta la deliberazione sulle aliquote Imu”.
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“Siamo preoccupati dagli atteggiamenti delle minoranze- sottolinea il consigliere Caruso – che dopo 5 anni presentano atti totalmente incompleti per incapacità e dopo si esibiscono in teatrini inguardabili che fanno scadere il valore del Consiglio. Pochi si salvano ma la cosa grave è che dopo il teatrino iniziano gli insulti e le offese personali inqualificabili. Noi pensiamo ai fatti e a portare avanti i lavori. Nella seduta di lunedì sera è stato votato favorevole il diniego al piano di lottizzazione di baia d’Arcile, il regolamento Imu e il piano triennale delle opere pubbliche. Rinviato il voto sulle aliquote Imu perché si è voluto concedere alle minoranze di riuscire a trovare le giuste coperture finanziarie a degli emendamenti che tendono ad abbassare tutte le aliquote Imu che sanno più da campagna elettorale che di responsabile amministrativa. Ore e ore di chiacchiere perché non si conoscono le procedure e quando parliamo di propedeutiche al bilancio qualsiasi variante proposta deve essere confortata da una copertura di bilancio. La collaborazione si cerca su proposte serie non su argomenti buttati lì senza cognizione di causa. Questi sono coloro che scalano le posizioni per governare la città e qui capisci il perché i Comuni vanno in default”.
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L’assessore ai Lavori pubblici nonché vice sindaco, Roberta Suppo ha parlato dei progetti inseriti nel piano delle opere pubbliche che godono di finanziamenti vincolati ragion per cui l’amministrazione comunale non può destinare queste somme, come sono appunto vincolate per l’abbassamento dell’Imu. “Se c’è la possibilità di ridurre l’aliquota – dice Roberta Suppo – non è questo il modo”. Tra le opere inserite: costruzione di loculi, ripristino strutturale del viadotto Federico II , I lotto funzionale; manutenzione straordinaria acquedotto; progetto preliminare per la realizzazione di un pozzo di riserva a servizio del centro storico da realizzare nei giardini pubblici in prossimità di quello esistente; lavori di sistemazione del tratto finale di collegamento tra Augusta isola e la terraferma, demolizione della piscina comunale e riqualificazione dell’area con la realizzazione di un belvedere; completamento e ampliamento del Palajonio; progetto per la realizzazione del centro di riuso del Comune di Augusta; progetto impianto di climatizzazione nelle scuole comunali; progetto per la realizzazione di un campo polivalente coperto in contrada ex Saline Regina; progetto di ristrutturazione e miglioramento funzionale del campo sportivo “Fontana”. Questi alcuni degli interventi e progetti contenuti nel piano. “Le opere pubbliche sono poche – dichiara Angelo Pasqua – sono poche e forse si sarebbe potuto fare di più, ma se vengono finanziate è un bene per la città”. “Un ultimo piano triennale di questa amministrazione che ricalca i precedenti – afferma Giancarlo Triberio – ripresentando opere pubbliche già inserite prima di questa legislatura e che lascia poco come eredità ad Augusta, sia nei contenuti sia nella visione di un territorio che vuole ammodernarsi e guardare al futuro”.
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