Il consigliere comunale Giancarlo Triberio chiede l’immediata convocazione di una seduta per discutere della vicenda del restauro del Castello Svevo: “Non ci piace la scelta calata dall’alto” sottolinea l’esponente dell’opposizione. Il presidente Marco Stella: “a breve la convocazione della seduta”. Plaude all’avvio dei lavori l’assessore alla Cultura, Carrabino sottolineando che” coniugheranno le esigenze del monumento con le istanze della comunità“.
[/]
Luci e ombre sulla vicenda del recupero e restauro del Castello svevo. A pochi giorni dall’annuncio da parte dell’assessore regionale ai Beni culturali ed Identità siciliana, Alberto Samonà dell’avvio degli interventi, che dovrebbe avvenire a breve visto che è stato firmato il contratto che l’associazione temporanea di imprese che si è aggiudicata l’appalto, reitera la richiesta dell’immediata convocazione di una seduta di Consiglio comunale sul tema il consigliere di Art 1 Giancarlo Triberio, capogruppo di “Nuovo Patto per Augusta” e firmatario insieme con i colleghi dell’opposizione di una richiesta oltre due mesi e mezzo addietro. La polemica riguarda sempre il progetto che prevede la demolizione della struttura carceraria realizzata alla fine del XIX secolo.
“Inaccettabile la decisione presa dall’alto sul nostro Castello Svevo. Si convochi subito il consiglio comunale. L’amministrazione chiarisca la propria posizione” dichiara Triberio rammentando che: “da oltre due mesi e mezzo, la richiesta di convocazione urgente di Consiglio comunale, firmata dai consiglieri di minoranza, giace inascoltata sul tavolo del presidente del Consiglio Marco Stella. Una decisione di tale portata, comportando la demolizione di una parte dell’edificio e, quindi, la non reversibilità del provvedimento, non può essere imposta alla comunità tutta senza previo ascolto, consultazione e opportuna valutazione delle conseguenze che pregiudicherebbero per sempre il futuro del nostro monumento.
Si chiede chiarezza e completezza di informazioni per tutta la cittadinanza: quale è il progetto definitivo oltre questo primo intervento? Quali e quante parti verranno abbattute? Le demolizioni sono necessarie e supportate da quali strumenti? Perché questa mancanza di risposte? E soprattutto perché questa mancanza di trasparenza e informazione alla città? Tante sono le domande lecite che non possono essere glissate per rincorrere finanziamenti che, a tutt’oggi, non danno garanzie sulle modalità di ripristino e sulla definitiva ristrutturazione di un monumento che fa parte della memoria storica e collettiva degli augustani in quella che è la sua interezza. La città e le associazioni culturali hanno diritto ad un confronto, che non può essere glissato in attesa della nomina del nuovo sovrintendente di Siracusa, e da qui venga fuori soprattutto la posizione dell’Amministrazione comunale che, secondo le dichiarazioni dell’assessore regionale Samonà, concorda per questi interventi di demolizione, avendo però dimenticato, prima, di comunicarlo alla propria comunità. La storia, maestra di vita e annunciatrice del futuro, è fatta dalle testimonianze, cancellarne alcune equivarrebbe a falsarla e nessuna “targa” e nessun “convegno” potrebbe mai restituire alla storia augustana quanto le è stato arbitrariamente tolto”.
[/]
Il presidente del Consiglio comunale, Marco Stella fa sapere che nei prossimi giorni, dopo la riunione dei capigruppo, verrà convocata la seduta monotematica sul restauro del Castello svevo. Verranno invitati a partecipare l’assessore regionale e la Sovrintendenza ai Beni culturali di Siracusa, l’Università di Catania e l’Istituto nazionale dei Castelli. L’assessore Samonà ha ribadito che saranno abbattute le sole sopra –elevazioni che minano alla staticità del monumento quindi la demolizione riguarderà solo quelle parti che per la tenuta dell’immobile vanno eliminate.
L’assessore comunale alla Cultura, Giuseppe Carrabino in merito all’avvio dei lavori dichiara: “giunge a conclusione l’annosa vicenda del recupero e restauro del Castello svevo. L’assessore Samonà, attento alle esigenze del monumento e alle istanze della comunità ha coniugato gli interessi del recupero dell’edificio in maniera particolare tutelando gli aspetti peculiari di questo monumento svevo che è fiore all’occhiello non solo della nostra città ma della Sicilia e dell’architettura sveva in generale. Saranno demolite solamente quelle parti che compromettono la stabilità del manufatto, il resto sarà salvaguardato così come avevano suggerito le associazioni e l’Amministrazione comunale Auspichiamo non solo l’inizio immediato degli interventi ma soprattutto la possibilità di una fruizione nell’interesse della collettività. Il Castello potrà ospitare il museo della Piazzaforte e tante altre attività della nostra Augusta, dando spazio, alla sua valorizzazione, ma soprattutto grazie agli studi a questi interventi potrà diventare occasione di approfondimento relativamente a quelle parti che sono state occultate nel tempo e che ora attraverso i lavori saranno messe opportunamente in evidenza”.