Dall’autunno del 2016 espleta il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e continuerà a farlo, per altri sei mesi, la MegarAmbiente (associazione temporanea di imprese a cui era stata già concessa, la scorsa estate la prima proroga a scadenza del contratto dalla durata settennale).
Un’ulteriore proroga tecnica è stata concessa, infatti, nei giorni scorsi, all’Igm –Ati, che continuerà ad occuparsi della nettezza urbana cittadina per i prossimi sei mesi.
La data della scadenza è fissata al 31 luglio.
Intanto è in corso di predisposizione il nuovo bando di gara per l’individuazione di un nuovo gestore del servizio di spazzamento, raccolta e trasporto allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati, compresi quelli assimilati ed altri servizi di igiene pubblica.
Come si legge nella determina di proroga del responsabile del settimo settore (Servizi per la transazione ecologica e digitale e per la Protezione civile): “devono essere avviate e varie ed articolate procedure amministrative per l’indizione della gara ad evidenza pubblica”.
Il bando non è stato ancora pubblicato nonostante il 24 novembre 2023 sia stata acquisita dall’Amministrazione comunale la progettazione esecutiva del servizio di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani e assimilati (Sgrua), del servizio di manutenzione del verde pubblico e dei servizi connessi sul territorio comunale” redatta dalla “Worm srls StartUp che è la società incaricata dal Comune di redigere il nuovo piano di igiene urbana.
Progetto al quale si affiderà la soluzione di tanti problemi di cui soffrono in particolar modo alcune zone del territorio come Agnone Bagni che, soprattutto d’estate diventa una discarica a cielo aperto nelle aree che insistono fuori dal perimetro cittadino, pur appartenendo al territorio comunale.
Ad oggi non è stato raggiunto con la raccolta differenziata (praticata abbastanza bene in Augusta isola e nel quartiere Borgata, zona Monte a tratti compresa, eccetto alcuni casi di non corretto conferimento delle varie frazioni di rifiuto) il 65% proprio perché in queste zone, cosiddette esterne, che si popolano soprattutto d’estate e nei luoghi dove insistono le case sparse, il tasso di differenziazione è pari a poco più dello zero.
E con la diminuzione della differenziata aumentano i costi di conferimento dei rifiuti indifferenziati perché cresce la quantità di immondizia da portare in discarica.
Il canone che viene liquidato all’Ati ogni mesi è pari ad oltre 600 mila euro.
Intanto, come fa sapere l’assessore alla Transizione ecologica Concetto Cannavà, è stato ripristinato il servizio di raccolta ingombranti e apparecchiature elettroniche al Ccr( centro comunale di raccolta) e Ccr mobile.
Pertanto anche la raccolta della stessa tipologia di rifiuti a domicilio è riprogrammabile attraverso il numero verde.