Lo scorso sabato a Carrara, lo scrittore e poeta augustano Salvatore Seguenzia ha ricevuto la menzione di Merito all’interno della kermesse internazionale “Opera Prima”, con la sua terza opera letteraria “Le parole devono vivere” (Aletti Editore).
Opera che ha avuto il suo riconoscimento perché descrive la violenza vissuta durante la Shoah all’interno di una “fantasia nella fantasia”.
Il fulcro di questa narrativa è stato un diario ritrovato ed appartenente ad un eroe.
Leggendolo, lo scrittore ha cercato di far “vivere” in modo diretto e soggettivo, le “parole” di tutti i personaggi di quel diario, testimoni di una delle più tragiche pagine della storia dell’uomo, in cui si arrivò a negare il diritto alla vita.
Per Salvatore Seguenzia la commemorazione del Giorno della Memoria o del Ricordo non deve essere solo una cerimonia ma l’incipit con cui avere la forza di reagire e porre in essere comportamenti ed azioni tali da sconfiggere queste supreme menti, per dimostrare che l’essere umano è unico e, nella sua unicità, deve apprezzare e godere del fatto che l’esistere è un dato di fatto, mentre il vivere è un dato di diritto se non un’arte.
“Dedico il mio premio a tutti coloro che ancora oggi hanno l’onore di rappresentare tutti gli uomini, tutte le donne nonché tutti i bambini uccisi e abusati in quel contesto perché continuino a divulgare il principio della libertà e della non violenza e ringrazio tutti gli onorevoli giurati per aver apprezzato la mia opera letteraria” dichiara lo scrittore e poeta augustano.
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