La giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore Nuccia Albano, un disegno di legge che prevede la liquidazione e l’estinzione delle Ipab che da più di un biennio registrano un deficit economico e che non sono nelle condizioni di espletare i servizi.
Il disegno di legge prevede che il personale, assunto a tempo indeterminato a seguito di selezione pubblica o in esecuzione di sentenza del giudice del lavoro passata in giudicato, confluisca in un elenco ad esaurimento istituito dall’assessorato regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro.
Le Ipab sono le Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza, istituite con la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, n. 328 del 2000, che ha riordinato le istituzioni di assistenza e beneficenza, le Opere Pia, portandole sotto il controllo della Regione.
Tra quelle interessate potrebbe esserci l’Ipab Opera Pia “Orfanotrofio Parisi Zuppelli Santangelo” di Augusta, istituita con un Regio Decreto del 1929, sulla base del testamento olografo del 10 luglio 1925 del Cav. Uff. Carmelo Parisi Zuppelli pubblicato il 13 luglio 1926.
L’istituzione fu costituita, con un consistente lascito di beni immobili e mobili del barone Zuppelli, con lo scopo di “provvedere gratuitamente, secondo i propri mezzi, al ricovero, al mantenimento, all’ assistenza, all’educazione fisica e morale, alla istruzione e all’insegnamento religioso di fanciulle povere, prive di entrambi i genitori, le quali abbiano compiuto il quinto anno di età e non superato il dodicesimo anno, aventi il domicilio di soccorso nel Comune di Augusta e che non abbiano parenti tenuti per legge, a provvedere alla loro sorte ed in grado di farlo”.
Secondo lo statuto originario, l’Orfanotrofio avrebbe provveduto al proprio scopo “con le rendite del suo patrimonio, con le rette pagate per le orfane non accolte gratuitamente, con le quote che si riservano sui proventi dei lavori eseguite dalle orfane e con ogni altro introito non destinalo ad aumentare il patrimonio”.
Per oltre settant’anni sono state le suore dell’Ordine di Sant’Anna a curare l’assistenza ai bisognosi e a formare i bambini nella scuola dell’infanzia e primaria di via Orfanotrofio.
Dopo l’abbandono delle religiose, come la grandissima parte delle Ipab siciliane, anche quella di Augusta non riesce da tempo a garantire il servizio previsto dallo statuto, a causa dei problemi finanziari, nonostante l’ingente patrimonio immobiliare, di cui fanno parte alcuni terreni in contrada Cavalera a Monte Tauro.
L’edifico ospita oggi alcune iniziative benefiche e di volontariato, tra cui la mensa del Buon Samaritano, l’Agesci e l’associazione Icaro.
Dal marzo del 2022 l’Ipab è retta da un Commissario nominato della regione.
Dopo la scadenza del mandato dell’ultimo Consiglio di amministrazione, nel 2020, non è stato nominato il nuovo organo di governo.
L’ultimo Consiglio di amministrazione era stato nominato nel 2016 per la durata di 4 anni, costituito, come prevede lo statuto, da cinque componenti, due dei quali nominati dal Comune di Augusta, due dalla Parrocchia Maria SS. Assunta Chiesa Madre di Augusta, e uno dall’Assessorato regionale alla Famiglia.
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