Esposto all’interno dell’androne del palazzo comunale fa bella mostra il presepe che quest’anno l’artista Fabio Di Grande ha ambientato all’interno della corte della Ricetta di Malta.
Una riproduzione in scala di uno dei gioielli che recentemente è stato donato alla città per il munifico dono di Donna Isabella Palumbo Fossati.
Ed è proprio con la rappresentazione presepistica che Fabio Di Grande ha voluto rendere omaggio al munifico gesto di una donna innamorata della sua città venuta a mancare lo scorso mese di agosto.
“Esprimo immensa gratitudine a Fabio Di Grande che attraverso la sua pregevole opera artistica- afferma l’assessore alla Cultura Giuseppe Carrabino – ha voluto rammentare la sensibilità e il grande senso di altruismo di Donna Isabella Palumbo Fossati che ha permesso alla città di riappropriarsi di un importante pezzo della sua storia.
Non posso esimermi dal rammentare che numerose amministrazioni hanno tentato l’acquisizione onerosa del monumento al patrimonio comunale e il 14 luglio 2021 il mio desiderio si è concretizzato con la stipula dell’atto di donazione presso il notaio Desiree Cannata.
Recentemente la “Ricetta” è stata oggetto di indagini archeologiche e l’Amministrazione comunale ha deliberato degli interventi di somma urgenza per la messa in sicurezza della struttura interna che si caratterizza per una facciata monumentale che prospetta su via Epicarmo”.
Il presepe di Fabio Di Grande non ha trascurato alcun minimo particolare degli elementi architettonici e delle sculture ancora oggi presenti all’interno del monumento, persino talune mensole caratterizzate dalla croce melitense o i maestosi scaloni in pietra giuggiulena che conducono al piano nobile di quella che era la residenza del ricevitore.
Il grande complesso industriale della “Ricetta” è stato nel tempo venduto a privati e ciò che rimane è la parte nobile con il prospetto monumentale, la corte interna e i ruderi del palazzo che è stata la dimora dei ricevitori.
Il presepe ricorda ai visitatori la complessa e affascinante storia dell’ordine melitense e la sua opera nella città di Augusta.