La direzione del carcere di Augusta diffidata dal Sappe “dal continuare a far permanere condizioni di inefficienza sulla necessaria e assente manutenzione degli impianti di climatizzazione”.
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La manutenzione degli impianti di climatizzazione nella casa di reclusione di Augusta è necessaria, ma assente. La denuncia arriva dalla segreteria provinciale del Sappe, rappresentata da Salvatore Gagliani. Il sindacalista ricorda di aver segnalato il problema alla direzione lo scorso 2 agosto: “ma tranne una risposta che nella realtà non ha trovato riscontro nulla è cambiato” dice Gagliani stigmatizzando che ieri la Polizia penitenziaria lavorava al caldo della stagione estiva, oggi al freddo della stagione invernale. L’organizzazione sindacale denuncia la situazione insostenibile anche al medico competente nel penitenziario. “Nei posti di servizio denominati “a turno” – dichiara Gagliani – non vi sono le condizioni standard previste dal decreto legislativo 81/08 per accertare responsabilità e assicurare la tutela della salute dei lavoratori a lui affidati”.
Si denuncia che l’assenza di manutenzione e oggi il loro non funzionamento creano problemi che possono generare condizioni disagevoli, ridurre la produttività e favorire il verificarsi di infortuni e di problemi di salute, lo venga a verificare di persona. “Come organizzazione sindacale a tutela dei lavoratori – aggiunge Gagliani – siamo consapevoli dell’importanza della legislazione in materia di salubrità dei luoghi e attenti ai diritti dei poliziotti”. Il segretario provinciale del Sappe puntualizza di essere stato costretto ad intervenire a seguito delle continue segnalazioni di disagio esternate dal personale di Polizia penitenziaria in servizio nella casa di reclusione di Augusta. “Le doglianze attengono alle improponibili condizioni dei posti di servizio del personale che opera nei reparti detentivi; luoghi che presentano già dei gravi problemi di arredamento, si sta su sedie rotte o sedie di fortuna. La soluzione del problema è indifferibile perché, il periodo invernale nel quale si stanno registrando temperature rigide, sta comportando notevoli disagi al personale”.
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Gagliani ricorda che la scorsa estate era stata rappresentata la necessità di provvedere ad effettuare manutenzione e acquisto di impianti nuovi di climatizzazione, come quelli comprati qualche mese fa. “Anche il personale – continua il segretario provinciale del Sappe – ha il diritto in pieno inverno, di avere riscaldato secondo standard il posto di lavoro, senza rischiare di compromettere la propria salute fisica. Duole rappresentare, invece, che non solo nessuna impiantistica nuova è stata installata, se non nell’ufficio del direttore e in altri adiacenti, la Polizia penitenziaria dimenticata subisce gli effetti negativi sulla salute. Evidente il disagio, come è indifferibile la concreta risoluzione del problema, senza attendere che il “clima” sia più stemperato.
La richiesta del Sappe, come puntualizza Gagliani, non è frutto di mero interessamento ai problemi del personale, ma si inquadra anche nel più ampio ventaglio di sollecitazione di giuste applicazioni di previsioni normative. A ciò si aggiunga un ulteriore obbligo (evidentemente disatteso) previsto dalla medesima disciplina normativa secondo cui “la temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro” così come “la temperatura dei locali deve essere conforme alla destinazione specifica di questi locali”. Il Sappe chiede l’immediata installazione dell’impianto di condizionamento che necessità di sostituzione e la manutenzione degli altri impianti che richiedono interventi.