Ludovica Avola, originaria di Augusta, fa il suo esordio discografico sotto lo pseudonimo Div(e), con il brano “Piccolo Mostro”, pubblicato da Maciste Dischi, una rinomata etichetta indipendente di Milano.
Questo brano fa parte del progetto “Sale Grosso”, che prevede la pubblicazione di 10 tracce inedite di giovani artisti, con l’obiettivo di trasformarlo in un vinile.
“Piccolo Mostro” è una canzone dal carattere introspettivo che rispecchia la voce della nuova generazione, quella a cui Ludovica stessa appartiene.
La giovane artista, venticinquenne che ha scritto sia il testo sia la musica, esprime nelle sue parole molte delle sue riflessioni sul mondo giovanile.
La canzone è caratterizzata da una melodia accattivante e da un messaggio profondo, in cui il “mostro” diventa una metafora delle paure e delle insicurezze che i giovani affrontano nel loro cammino, tentando di trovare un equilibrio tra il desiderio di indipendenza e la paura di confrontarsi con il mondo esterno da soli.
Classe 1999 e studentessa in ingegneria gestionale al Politecnico di Milano, Ludovica Avola ha studiato al Liceo delle Scienze applicate dell’Istituto superiore “Gaetano Arangio Ruiz”.
Sin da bambina ha coltivato la passione per la musica.
“La musica è sempre stata una costante nella mia vita.
Mio padre suona il pianoforte, e da piccola mi coinvolgeva sempre nelle sue performance, era il mio jukebox personale.
Durante i primi anni di liceo, mi sono innamorata della chitarra, insieme al rock.
Ho imparato a suonarla da autodidatta, così come il pianoforte, ma poi ho deciso di prendere lezioni di chitarra classica per un anno e mezzo per migliorare la mia tecnica.
All’università ho sentito il bisogno di iniziare a scrivere: in un periodo complesso della mia vita, la musica è diventata la mia valvola di sfogo, una vera e propria terapia.
Ho iniziato a comporre le prime canzoni su GarageBand con l’iPad, ma inizialmente le condividevo solo con i miei amici più stretti.
Un giorno, per caso, il 2 maggio 2024, vedo su Instagram un post di Maciste Dischi, che per celebrare i 10 anni di attività cercava demo di giovani artisti, anche semplici registrazioni con chitarra e voce.
Ho deciso di inviare due delle mie canzoni.
Tre mesi dopo, a metà luglio, ho ricevuto una mail: le mie tracce sono piaciute”.
Questa è la sorprendente storia che ha portato Ludovica, con il suo alter ego Div(e), a esibirsi venerdì 21 marzo al sold-out concerto di Centomilacarie presso la Santeria Toscana 31 di Milano.
Sul palco, Ludovica ha incantato il pubblico con una performance carica di emozione e energia, portando la sua voce melodiosa al centro dell’attenzione.
Per il futuro, la studentessa ha in programma di pubblicare il suo primo EP e, nel frattempo, di continuare a scrivere e comporre, perché per lei la musica è una fonte di vita, di sollievo nei momenti difficili e di euforia nei momenti felici.
Un grande in bocca al lupo a Ludovica per il suo percorso musicale!
“Il nome Div(e) coniuga perfettamente i miei due modi di essere: razionale e creativa.
Div(e) – spiega la giovane cantautrice augustana – è una formula matematica che permette di calcolare se all’interno di un campo, un vettore converge o diverge rispetto ad un determinato punto.
Semplifichiamo questo concetto immaginando dei flussi che si muovono in direzioni differenti, è così che mi sento, sento che il mio flusso (il mio modo di essere e di pensare) diverge da quello degli altri.
Per questo il nome div(e)”.
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