Decontaminazione Sicilia interviene sull’utilizzo del Petcoke e sui miasmi di origine industriale. L’associazione ha incontrato il sindaco, Giuseppe Di Mare che ha mostrato prioritario interesse per la questione ambientale. l’associazione ha suggerito di imporre alle aziende, che insistono nel petrolchimico, di adottare l’uso di sensori h24 nei camini per poter rilevare in continuo e con certezza la provenienza dei miasmi.
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No al petcoke, altamente nocivo alla salute umana e all’ambiente e azioni di contrasto ai miasmi di origine industriale. A chiederle è l’associazione Decontaminazione Sicilia. Lo scorso 20 ottobre il Comune di Augusta, quando non era ancora subentrata la nuova amministrazione comunale, aveva rilasciato il “permesso per la realizzazione dell’impianto di ricevimento e dosaggio del combustibile solido secondario (Css) nel forno di cottura clinker dello stabilimento Buzzi Unicem da realizzarsi in Contrada San Cusumano nel territorio di Augusta. Il 27 ottobre il permesso è stato sospeso, per la durata di 45 giorni, dal V settore Pianificazione del Territorio grazie all’intervento del neo sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare. Decontaminazione Sicilia si è dichiarata soddisfatta per l’intervento, quanto mai opportuno, del nuovo primo cittadino.
L’associazione infatti, si oppone da sempre all’utilizzo del petcoke quale combustibile per le gravi conseguenze che ne derivano per l’ambiente e per la salute delle persone. “Già due anni addietro- ricorda Luigi Solarino, presidente di Decontaminazione Sicilia – avevamo chiesto, con altre associazioni, all’allora amministrazione Di Pietro, di chiedere al presidente della Regione l’annullamento dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), rilasciata nel 2017, che consentirebbe alla cementeria Buzzi Unicem di utilizzare come combustibile il petcoke. Quest’ultimo è un carbone artificiale ottenuto nell’industria petrolifera nel processo di condensazione per piroscissione di residui petroliferi pesanti. Si tratta dell’ultimo scarto del petrolio grezzo e contiene sostanze estremamente pericolose per la salute umana e la salubrità dell’ambiente fra cui gli Idrocarburi policiclici aromatici (Ipa), i metalli pesanti (vanadio, nichelio), un alto contenuto di zolfo (anche oltre il 7%) e il cloro.
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Le sostanze contenute nel petcoke, oltre ad una tossicità intrinseca, sono indicate anche come cancerogene (tra i quali il benzo-pirene-OMS-) e/o mutagene. La prima proprietà provoca tumori di vario genere, la seconda modificazioni genetiche, da cui le malformazioni nei nascituri. A ciò si aggiunge che le operazioni di carico e scarico, con molta probabilità, verranno effettuate nel porto di Augusta con conseguenti effetti negativi per l’esposizione a polveri che determinano malattie a carico dell’apparato respiratorio. Ricordiamo che sino al 2002 il petcoke era considerato, dall’allora normativa vigente, “rifiuto pericoloso”. Il Governo dell’epoca, purtroppo, modificò la normativa consentendo l’uso del petcoke come combustibile. Un combustibile a basso costo per le aziende che lo usano ma con pesanti costi per la salute delle persone che vivono nelle vicinanze di dette aziende.
Decontaminazione Sicilia ha chiesto un incontro con il sindaco Giuseppe Di Mare sul tema petcoke. Incontro che si è svolto nei giorni scorsi nei locali del Municipio. “Abbiamo esposto al primo cittadino tutti i problemi che potrebbero verificarsi con l’utilizzo del petcoke come combustibile. Si è anche parlato dei miasmi che, frequentemente, i cittadini di Augusta avvertono in atmosfera con conseguenti malesseri e fastidi respiratori e non solo. A tal riguardo – riferisce Solarino – abbiamo suggerito al sindaco di imporre alle aziende, che insistono nel petrolchimico, di adottare l’uso di sensori h24 nei camini per poter rilevare in continuo e con certezza la provenienza di detti miasmi. Il sindaco Di Mare, che ringraziamo, ha mostrato grande attenzione ai problemi che gli abbiamo fatto presenti e ci ha manifestato l’intenzione di dare la massima priorità alla questione ambientale ed alla salute dei cittadini”.