L’ospedale Muscatello depotenziato a causa dell’istituzione, per, alcuni mesi la scorsa primavera di un Covid center, non è più tornato a pieno regime. La denuncia parte da Lorena Crisci, segretaria della Camera del Lavoro della Cgil di Augusta. “La politica silente. Ora più che mai è necessaria un’inversione di rotta” sollecita la sindacalista.
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“L’emergenza Covid -19 ha messo in evidenza le grandi carenze sanitarie del nostro territorio ma ciò nonostante questo non ha portato ad un miglioramento in termini di offerta dei servizi e dei diritti sia del cittadino che del personale sanitario”. Lo sottolinea Lorena Crisci, segretaria della Camera del lavoro Cgil di Augusta, denunciando che: “l’ospedale Muscatello depotenziato a causa dell’istituzione di un Covid center non è più tornato a pieno regime e come abbiamo più volte denunciato ha portato ad un inevitabile bassamento dei livelli minimi di assistenza sanitaria aggravati anche dalle lunghe liste di attesa sia per gli interventi chirurgici che per le prestazioni ambulatoriali. Questi infatti superano i tempi massimi previsti dalla legge, oltre i 100 giorni, e non ci risulta che l’Asp di Siracusa abbia programmato un piano straordinario per ridurre i ritardi accumulati .
La sindacalista evidenzia come tutto questo vada a discapito del cittadino che, per necessità, si rivolge alle strutture private al di fuori del comune di Augusta facendo così aumentare la spesa per la mobilità passiva e penalizzando ulteriormente le classi sociali più deboli. “In tutto ciò- aggiunge – la politica locale è silente nulla ha denunciato sul mancato avvio dei nuovi servizi, sulla diseguaglianza fra ospedali della stessa provincia, sul l’aumento dei posti letto nella sanità privata a discapito di quella pubblica, sulle lunghe liste d’attesa ma soprattutto sulla riduzione della dotazione organica del nostro ospedale Muscatello che porterà ad un abbassamento dell’offerta sanitaria per i cittadini augustani. Noi crediamo che sia arrivato il momento di dire basta! Chiediamo – conclude Lorena Crisci- che si avvii un serio censimento di tutte le patologie per capire quali siano i bisogni emergenti del territorio di Augusta e delle zone limitrofe. Ora più che mai è necessaria un’inversione di rotta”.