Il Gip ha accolto l’opposizione di Marco Stella alla richiesta di archiviazione presentata dal Pm, della posizione della sindaca, Cettina Di Pietro, sulla vicenda canile, per l’affidamento diretto del servizio. Udienza in Camera di Consiglio del Tribunale di Siracusa fissata per il 25 settembre. Conferenza stampa, ieri, del presidente di CambiAugusta per riferire sui risvolti del caso, senza dimenticare di parlare dei fatti della politica con particolare riferimento al 2015, anno di elezione dell’amministrazione pentastellata.
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Il Giudice per le indagini preliminari, Carla Frau non ha accolto la richiesta di archiviazione della posizione della sindaca, Cettina Di Pietro sul cui operato ha indagato la Guardia di Finanza riguardo all’affidamento diretto del servizio di accalappiamento e ricovero di randagi che avviene mensilmente con una spesa di poco meno di 40 mila euro erogati alla ditta che lo ha espleta. Affidamento che per Marco Stella, presidente del movimento CambiAugusta, era “illecito” tanto da indurlo a denunciare alle Fiamme Gialle. Il Pubblico ministero aveva chiesto l’archiviazione, richiesta alla quale si è opposto Stella, assistito dell’avvocato Stefano Amato. L’opposizione è stata accolta e l’udienza in Camera di Consiglio fissata per il 27 aprile, è stata rinviata, per l’emergenza Covid. La decisione del Gip risale a marzo, ma Stella, che ha presentato la sua denuncia nel dicembre del 2015, in veste di libero cittadino ha atteso alcune settimane dalla fine del lockdown per tenere una conferenza stampa con i giornalisti in presenza, doverosamente distanziati, all’aperto per parlare dei risvolti del caso.
Vicenda che, come noto ha portato al rinvio a giudizio nei confronti del responsabile del VI settore, sospeso per un periodo dal suo incarico, con il Comune che si è dichiarato parte civile. All’ingegnere Edoardo Pedalino, Marco Stella manifesta piena solidarietà, rammentando che in un ufficio non si muove foglia che non abbia voluto spostare la politica. Marco Stella ha ricordato che in seguito alla conferenza stampa, tenuta nel marzo dello scorso anno per parlare della sua denuncia, è arrivata una risposta della sindaca Di Pietro e del senatore Pisani dalle cui dichiarazioni traspare: “tanto livore nei miei confronti – dice Stella – eppure sono la stessa persona alla quale entrambi, dopo il primo turno delle amministrative di 5 anni fa a cui ero candidato, vennero a chiedere il sostegno per il turno di ballottaggio.
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Nel comunicato di replica alla conferenza stampa da me tenuta nel marzo del 2019 c’è un passaggio che gradirei commentare ed è il seguente: “il nome del dottor Pisani non è mai entrato nell’indagine, non è mai stato indagato”. A tale affermazione rispondo: “non ho citato io l’ex assessore ai Servizi ecologici, oggi senatore. Il suo nome è stato pronunciato, in virtù della carica che ricopriva nella giunta grillina, dalla stessa Di Pietro”. A testimonianza di ciò Stella ha fornito il verbale delle informazioni acquisite dalla Guardia Di Finanza quando, sentita la sindaca, quest’ultima rispondeva: “di avere dei ricordi generici sull’ordinanza in questione, perché a predisporre le ordinanze che poi vengono portate alla sua firma sono usualmente i responsabili di settore, atteso inoltre che in quel periodo (nell’autunno del 2015) la delega ai Servizi ecologici era attribuita a Giuseppe Pisani”.
Stella non ha svelato i dettagli della linea che seguirà insieme con il suo legale, del resto non potrebbe perché l’iter farà il suo corso in Tribunale. Presenterà però delle ulteriori memorie a suo dire incisive. “Le ipotesi di conclusione di questa vicenda, mi riferiscono, sono tre: archiviazione, rinvio al giudizio per il sindaco, il giudice rimanda il fascicolo al Pm chiedendogli ulteriori indagini”. Nel rammentare i fatti politici avvenuti 5 anni fa durante le amministrative che lo vedevano candidato alla sindacatura, ha detto di non aver negato il suo appoggio nel turno di ballottaggio a Cettina Di Pietro “dalla stessa richiesto” sostiene Marco Stella sottolineando che molti degli esponenti del gruppo che lo aveva votato al primo turno credevano nel cambiamento annunciato dal M5S. In ogni caso i vociferati “accordi” se concedere al gruppo di Stella (che comunque è stato lasciato libero di votare il candidato che ritenesse più idoneo) un assessorato o la presidenza del Consiglio comunale, non si sono concretizzati con la vittoria dei pentastellati. “Prima mi è stato chiesto il nostro sostegno – conclude Stella – dopo nessuno è più venuto da me a continuare il dialogo avviato prima del turno di ballottaggio”. Inoltre ancora una volta Stella ha parlato dell’ex sindaco, Massimo Carrubba, la cui assoluzione, dai reati di concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio perché il fatto non sussiste, non può non fare piacere all’intera città, per l’onta di Comune mafioso che l’ha macchiata ingiustamente.