Sbarco dei 372 migranti ancora in corso. Nessun positivo al Covid è risultato dai tamponi a tutti somministrati. Preoccupazione esprime il Movimento sociale fiamma tricolore di Augusta per l’annoso problema della sosta in rada delle navi quarantena e delle unità da crociera che inquinano.
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Sta per iniziare la seconda fase dello sbarco dei migranti, arrivati ieri ad Augusta a bordo della Ocean Viking, la nave della Ong Sos Mediterranée. Sono in totale 372 dei quali 58 i minori non accompagnati trasferiti in una struttura in provincia di Agrigento, mentre gli adulti e i bambini alloggeranno nella nave quarantena “Adriatico” ormeggiata nella rada megarese. Nessun positivo al Covid 19 e non sono stati, al momento, individuati i presunti scafisti. Ieri ne sono sbarcati 112 mentre i restanti 260 scenderanno oggi. I migranti sono stati salvati in 3 distinti eventi di soccorso, avvenuti nell’arco di 48 ore e viaggiavano su 4 gommoni.
Intanto sulla sosta delle navi quarantena nel porto di Augusta interviene Benedetto Giannotta, commissario della sezione Pino Rauti del locale Movimento sociale fiamma tricolore. “Esprimiamo sconcerto e preoccupazione per l’annoso problema della sosta in rada delle navi utilizzate per quarantena degli immigrati che sbarcano al porto commerciale. Augusta, ormai da parecchio tempo, è diventato il porto di riferimento per lo sbarco dei clandestini. Quello che, una volta, era il secondo porto d’Italia per transito merci – sottolinea Giannotta – è divenuto, nel tempo, punto di ristoro per immigrati clandestini portati in Italia dalle unità navali delle Ong. La Sicilia durante questa pandemia dovuta al Covid-19 è stata relegata più volte a zona rossa con tutte le conseguenze del caso per quanto riguarda la già disastrata economia locale”.
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La sezione di Augusta del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, intende far sentire la propria voce per quanto riguarda tale situazione, in considerazione del fatto che già in città si contano 193 casi di Covid. “Chiediamo con forza – aggiunge – che si smetta di considerare Augusta il porto franco dove sbarcare gli immigrati clandestini mettendo a rischio la salute della cittadinanza. Inoltre, la presenza in rada delle unità navali da crociera, crea disagi e inquinamento visto che, le stesse, per lo scarico delle acque reflue si recano al largo per scaricare in mare, evitando di pagare il dovuto per un giusto ed equo scarico in apposite bettoline”. Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore chiede alla nuova Amministrazione comunale di attivarsi: “per la risoluzione di questo annoso problema – conclude Giannotta – affinché il porto di Augusta torni ad essere snodo centrale per l’economia cittadina e per il benessere di noi tutti. Augusta deve tornare a vivere”.