Da oggi garantita la regolare attività chirurgica. Effettuati 5 interventi programmati. Si conclude positivamente, almeno per il momento, la vicenda della parziale chiusura delle sale operatorie del Muscatello. I 3 anestesisti in servizio affiancati da medici degli ospedali di Lentini e Avola –Noto.
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Da oggi nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì vengono effettuati nelle sale operatorie dell’ospedale di Augusta gli interventi chirurgici programmati. Sono stati eseguiti 5 interventi. L’interruzione dell’attività chirurgica ordinaria è stata stigmatizzata, nelle scorse settimane, dal segretario della Camera del lavoro, Lorena Crisci e dalla Cgil Funzione pubblica. A seguire le dichiarazioni del direttivo di Fratelli d’Italia con le dichiarazioni del deputato regionale Rossana Cannata promettenti l’intervento risolutivo della Regione.
Nei giorni scorsi a sollevare il problema sono stati Cittadinanza Attiva e la sezione di Augusta del Tribunale per i diritti del malato, presieduto da Giuseppe Tringali. “L’ospedale Muscatello aveva avuto negli ultimi periodi un po’ di respiro, sembrava che le cose si stessero mettendo per il meglio dopo tanto soffrire. Purtroppo da alcuni mesi un altro problema lo colpisce: la crisi degli anestesisti”. TdM e Cittadinanza Attiva indignati per la precaria situazione hanno invitato i vertici dell’Asp di Siracusa e prendere i dovuti provvedimenti al fine di evitare che gli utenti augustani vittime di tale disservizio fossero costretti a recarsi in altri ospedali per sottoporsi a interventi chirurgici di routine. L’associazione ha denunciato inoltre che il 31 gennaio scorso il servizio di endoscopia si è dovuto fermare per problemi tecnici alle attrezzature.
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Per garantire lo svolgimento dell’attività chirurgica di routine ai 3 anestesisti si aggiungono medici rianimatori in servizio negli ospedali di Lentini e Avola –Noto una decina, che si alterneranno per effettuare anche interventi programmati, mentre l’attività chirurgica d’emergenza era comunque garantita anche prima. Si attende l’assunzione di nuovi anestesisti rianimatori mediante concorso, già bandito, e l’arrivo di nuovi medici che lavoreranno nel presidio ospedaliero megarese a seguito della sigla di una convenzione con una società di prestazioni sanitarie.