Prevista per giorno 17 la riapertura di Chirurgia e Medicina, la cui attività sarà probabilmente ridotta. Nei giorni scorsi chiuso l’hotel sanitario di “Città della notte”.
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La tanto attesa riapertura dei reparti di Chirurgia e Medicina dimessi rispettivamente a marzo e ad aprile scorsi per far posto al centro Covid. La sanificazione dei locali è stata avviata, per far posto ai nuovi degenti anche se Medicina resterebbe comunque pronta ad accogliere nuovi positivi al Coronavirus in caso di necessità. Da alcuni giorni anche Augusta registra zero positivi al Covid 19, di conseguenza ha chiuso anche l’albergo di “Città della notte” che ha cessato la sua funzione di Hotel sanitario hanno alloggiato persone che non necessitavano di ricovero o in attesa del secondo tampone negativo che decreta la guarigione.
“Nelle frequenti e lunghe interlocuzioni con le autorità sanitarie ci era stato descritto un quadro ben preciso e cioè che, in quel momento, quando è stata assunta la scelta di dismettere due importanti reparti non c’era altra soluzione che istituire, in via provvisoria, un Covid Center nel nostro ospedale, salvo poi vedere restituiti i Chirurgia e Medicina momentaneamente chiusi nella fase acuta. Ad oggi ci confortano le garanzie che abbiamo avuto dalle autorità sanitarie: riavremo presto l’ospedale nella dimensione pre-pandemia e potenziato di reparti importantissimi per le peculiarità del nostro territorio. I posti a disposizione di Chirurgia saranno però ridotti e, pertanto, gli infermieri in esubero saranno assegnati ad Oncoematologia. Anche l’attività di Medicina non sarà svolta a pieno regime, sarà un reparto eventualmente pronto ad accogliere persone positive al Covid nel caso in cui nella provincia di Siracusa dovesse ripartire il contagio”. Ciò è quanto dichiara il consigliere comunale di Augusta 2020, Vincenzo Canigiula.
Intanto con un post pubblicato su Facebook il sindaco, Cettina Di Pietro e il senatore Pino Pisani hanno annunciato la riapertura entro la prossima settimana dei due reparti temporaneamente dismessi. “Con la nuova pianificazione ospedaliera post-emergenziale firmata dall’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, l’ospedale di Augusta esce, in questa fase, dalla rete anti-Covid regionale. Per l’Asp di Siracusa il punto di riferimento rimane il padiglione nord dell’Umberto I di Siracusa, con Noto come secondo centro in caso di recrudescenza dell’epidemia. Dopo aver eseguito i necessari e opportuni adempimenti di sanificazione dei locali impegnati dal Covid center, il Muscatello vedrà riaperti, entro la settimana prossima, i reparti temporaneamente chiusi durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria. Naturalmente – scrivono Di Pietro e Pisani – accogliamo la notizia con soddisfazione, rimanendo confermate le assicurazioni che ci erano state fatte. Il nostro Ospedale e il personale sanitario in esso impegnato hanno svolto con grande professionalità il compito che era stato loro assegnato, ciò di cui l’intera città deve andare orgogliosa. La speranza, ora, è quella di vedere al più presto completato l’iter per la riapertura del reparto di Oncoematologia che arricchirebbe l’offerta sanitaria del nostro nosocomio proprio in un ambito molto importante e delicato e, purtroppo, strategico per le esigenze del territorio”.
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Sarebbero in totale una decina gli augustani che dall’inizio della pandemia hanno contratto il temuto virus SarsCov2. Nei giorni scorsi il sindaco, Cettina Di Pietro ha confermato il decesso di un augustano positivo al Coronavirsu(di cui ha dato notizia il quotidiano Error404.online) di un sessantunenne avvenuto a Catania. L’uomo, ricoverato per altre patologie al Policlinico, sarebbe stato contagiato nella struttura sanitaria etnea, perché sono risultati negativi i suoi familiari sottoposti a tampone. Il sessantunenne è morto il 22 maggio scorso. E ripercorrendo la recente storia dell’emergenza Coronavirus ricordiamo che, lo scorso marzo, prima che venisse allestito il centro Covd al Muscatello il reparto di Neurologia registrò il ricovero di un ottantenne di Sortino che fu condotto dai familiari al pronto soccorso del presidio ospedaliero megarese per problemi di diversa natura. Per lui si resero necessarie le cure ospedaliere e, da controlli effettuati durante la degenza per sintomi riconducibili al SarsCov2 i sanitari ritennero opportuno sottoporlo al tampone faringeo. L’anziano fu poi trasferito all’ospedale di Caltagirone dove morì, facendo contare il primo caso in Sicilia di persona affetta da Coronavirus deceduta anche se i medici precisarono che le sue condizioni erano già gravi. Un giovane arrivato da nord Italia è stato il augustano positivo al Coronavirus e posto in isolamento domiciliare. Un solo concittadino è stato ricoverato nel Covid center del Muscatello e altri due sono stati rispettivamente degenti all’Umberto I di Siracusa e al “San Marco” di Catania. Gli altri sono stati curati in casa e oggi, come ha reso noto il sindaco sono tutti guariti