Sollecitato dalla Società augustana di storia patria il restauro del monumento ai Caduti di piazza Castello, il Milite Ignoto che troneggia nel cuore della villa comunale.”Il Comune colga l’opportunità delle risorse ministeriali”.
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Un invito all’amministrazione comunale affinché colga l’opportunità delle risorse ministeriali per restaurare il Monumenti ai Caduti del primo conflitto mondiale di piazza Castello. Questo il contenuto di una missiva inoltrata nei giorni scorsi dalla Società augustana di storia patria all’attenzione del sindaco Cettina Di Pietro. “Si tratta di una delle opere di interesse storico-artistico della nostra città eretto in piazza Castello all’interno dei giardini pubblici ed inaugurato il 9 maggio 1924. L’opera – ricorda Giuseppe Carrabino, presidente della Società – fu realizzata da Turillo (Salvatore) Sindoni (1868-1941) nell’ambito di un progetto nazionale che vide nascere in tanti Comuni d’Italia dei monumenti che avevano la finalità di rammentare il sacrificio dei militari nel primo conflitto mondiale. Il monumento è uno di quelli che destano particolare interesse per la sua mole e l’elegante postura del fante raffigurato con minuziosa rappresentazione dei particolari. L’opera fu pubblicata all’interno della rubrica della “Domenica del Corriere” che raccoglieva le fotografie dei monumenti realizzati, ben diciotto quelli di Sindoni riprodotti nel periodo dal 1919 al ’27″.
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Purtroppo, come sottolinea il presidente della Società augustana di storia patria ormai da tempo tutto il monumento è in condizioni di precarietà necessitando di un intervento di restauro non più procrastinabile, del resto si tratta del “sacrario” della città e merita tutte le dovute attenzioni. Un monumento che è stato oggetto di studio e approfondimento negli anni scorsi, nell’ambito delle celebrazioni del primo centenario della Grande Guerra, grazie alle certosine ricerche archivistiche di Salvatore Romano e Angelo Patania che hanno curato una pregevole pubblicazione per la collana Claradea edita dalla Commissione Comunale di Storia Patria. “Oggi – si legge nella missiva – c’è la possibilità di attingere a quelle risorse disponibili a norma dell’art. 1. Comma 2 della legge 78/2001 e del decreto del Ministro per i beni e le attività culturali del 4 ottobre 2002. Nei giorni scorsi è stato pubblicato il bando per l’assegnazione di “contributi a progetti ed iniziative relativi al patrimonio storico della prima guerra mondiale”. L’iniziativa della direzione generale archeologia Belle arti e Paesaggio potrebbe includere anche la possibilità del restauro del nostro monumento onde arrestare l’azione di degrado che altrimenti potrebbe compromettere l’opera”.