Educare a un uso più consapevole, intelligente e soprattutto umano dello smartphone: è questo l’obiettivo del progetto “Stop Phone”, avviato nel I Istituto comprensivo “Principe di Napoli” di Augusta.
L’iniziativa, promossa con convinzione dalla dirigente scolastica Agata Sortino, si rivolge a studenti, genitori e personale scolastico, con un approccio innovativo alla prevenzione e alla promozione della salute.
Il progetto è realizzato in collaborazione con il Ser.T di Augusta, Dipartimento per le Dipendenze patologiche, che offre gratuitamente attività di sensibilizzazione e formazione.
Il percorso formativo punta a ricostruire e rafforzare le relazioni reali tra alunni, genitori e insegnanti, mettendo al centro le “connessioni umane” e contrastando la tendenza sempre più diffusa al rifugio nei contatti virtuali.
Durante l’anno scolastico, diverse classi della scuola primaria e secondaria di primo grado sono state coinvolte in laboratori esperienziali e interattivi, che hanno messo in relazione studenti, famiglie e docenti.
Gli operatori del Ser.T, guidati dal’esperta Elisa Breci, hanno informato i partecipanti sui rischi psicologici e fisici legati all’uso eccessivo degli smartphone e promosso lo sviluppo delle soft skills – come autostima, resilienza e autoefficacia – fondamentali per costruire relazioni sane e positive.
Ma “Stop Phone” non si ferma qui.
Il progetto si è esteso anche alle uscite didattiche, dove è stato introdotto il divieto dell’uso del cellulare.
Una scelta coraggiosa, forse controcorrente, ma condivisa dagli organi collegiali e ben accolta nel contesto scolastico.
“Si tratta di un’esigenza educativa – ha spiegato la dirigente Sortino – volta a favorire la socializzazione tra gli alunni e a contrastare l’isolamento digitale che spesso si manifesta anche durante le attività scolastiche all’esterno.
Senza smartphone, i ragazzi imparano a stare insieme davvero”.
Durante le gite e le visite guidate, il contatto con le famiglie viene garantito tramite un telefono di servizio affidato ai docenti accompagnatori.
E per immortalare i momenti più belli, l’Istituto mette a disposizione una macchina fotografica digitale, oppure consente agli studenti di utilizzare le proprie fotocamere: gli scatti più significativi saranno protagonisti di una mostra fotografica di fine anno.
Ma cosa pensano davvero gli studenti di questa esperienza “offline”?
A raccontarlo è Cristian, alunno della classe seconda A della scuola secondaria di primo grado: “La nostra gita a Catania è stata un’esperienza unica, resa ancora più speciale dalla decisione di viverla senza telefonino.
All’inizio ero un po’ preoccupato, ma poi ho capito quanto fosse bello parlare davvero con i miei compagni, ridere insieme, notare i dettagli intorno a me.
Senza cellulare, mi sono sentito più coinvolto e presente”.
Il progetto “Stop Phone” si conferma così una proposta educativa di grande impatto, capace di stimolare una riflessione profonda sull’uso della tecnologia tra i più giovani e di promuovere, concretamente, un ritorno alla relazione autentica.
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