Una maxi rissa avrebbe coinvolto sette detenuti nella giornata di ieri all’interno del carcere di Augusta. A denunciare l’accaduto è Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe che parla di situazione insostenibile nel penitenziario.
La casa di reclusione di nuovo teatro di episodi di violenza, secondo quanto denuncia Sebastiano Bongiovanni, dirigente nazionale del Sippe. “Ieri – riferisce – sembrerebbe che ci sia stata una maxi rissa che ha coinvolto sette detenuti, di cui uno è stato accompagnato all’ospedale. Nella stessa giornata un detenuto ha tentato di incendiare la stanza detentiva. Oramai questi fatti sono diventati ordinaria amministrazione nel carcere di Augusta e nessuno si domanda il perché, vogliamo ricordare che l’istituto di contrada Piano Ippolito è una casa di reclusione che dovrebbe avere un regime diverso da quello di una casa circondariale”.
Sebastiano Bongiovanni ricorda che l’organizzazione sindacale da egli rappresentata ha sollecitato spesse volte un intervento dagli organi superiori: “ma come risposte abbiamo ricevuto solamente silenzi oppure mezze parole. Siamo molto preoccupati e ci auguriamo di non dover mai scrivere l’irreparabile. Vedere e sentire il grido d’aiuto e il disagio dei colleghi per lo stress ed i carichi di lavoro ci sentiamo impotenti. Anche perché – conclude il dirigente nazionale del Sippe – se nella casa di reclusione di Augusta non si rispettano le più basilari norme di democrazia, (difatti la direzione sta applicando una gestione del personale e di lavoro condiviso solamente da una sigla sindacale), i risultati non possono che esseri quelli sono davanti agli occhi di tutti.