Provvedimenti e linee guida e a favore dei disabili. Ne sollecita l’emanazione il vice presidente nazionale dell’associazione 20 Novembre, Sebastiano Amenta in una lettera inviata al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “I disabili non sono cittadini di serie C”.
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Sebastiano Amenta, vice presidente nazionale dell’associazione 20 Novembre, che si occupa della tutela dei diritti dei disabili, Sebastiano Amenta ha scritto al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella rappresentando le difficoltà che vivono quotidianamente i diversamente abili e le loro famiglie, in questo periodo in cui l’emergenza sanitaria ha determinato l’interruzione non solo della scuola ma anche delle terapie riabilitative e dei centri diurni, chiede dunque di far si che il governo emani provvedimenti e linee guida a favore di tutti i diversamente abili e dei loro caregiver family. “In questo momento di emergenza che sta vivendo la nostra nazione vi è un’altra emergenza in atto ed è quella che stanno vivendo tutte le persone affette da disabilità insieme con i loro familiari. Con le scuole e i centri diurni residenziali e semi residenziali chiusi e senza che nessuna terapia riabilitativa sia somministrata sia per le persone affette da malattie neurodegenerative sia per le patologie psichiche, così come lo è l’autismo, si rischia di creare loro danni irreversibili. Un ulteriore decreto è stato emanato, ma per il mondo della disabilità ancora oggi non vi sono politiche e misure.
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L’emergenza, a mio avviso a tempo indeterminato, se si dovesse protrarre ancora per ulteriori settimane senza che il governo detti delle linee guida a favore dei disabili rischierebbe di farli regredire vanificando progressi e soprattutto anni e anni di sacrifici fatti dai genitori”. Amenta evidenzia che la reclusione, che per i disabili è forzata, ha stravolto le loro abitudini rutinarie. “Noi come associazione – scrive Amenta nella lettera al capo dello Stato – ci siamo organizzati con attività online per dare un’ora di sollievo alle famiglie in isolamento e diversificare le giornate dei bambini e ragazzi. I disabili non sono cittadini di serie C le famiglie lottano giornalmente contro i pregiudizi, con dignità umiltà e abnegazione per dare un futuro migliore ai propri figli, l’amore per loro dà la forza alle famiglie tutte di lottare incessantemente, perché i diritti non sono privilegi. Presidente con il cuore in mano le chiedo di aiutarci e di dare voce a questa emergenza – conclude il vice presidente dell’associazione 20 Novembre – facendo in modo che il governo emani provvedimenti e linee guida a favore di tutte le persone disabili e dei loro caregiver family”.