Un sit-in di protesta ma anche un appello allo Stato italiano, alla Regione e a tutti gli Enti interessati affinché si adoperino per la liberazione dei 18 pescatori italiani sequestrati e detenuti da 80 giorni nelle carceri libiche.
[/]
A farsi portavoce della protesta cittadina, che si è svolta questa mattina in piazza Fontana, l’ex sottufficiale della Marina militare Benedetto Giannotta, attuale Commissario cittadino del Movimento Sociale Fiamma Tricolore, assieme ad alcuni degli iscritti tra cui Armando Greco, Salvatore Fiorito e Salvatore Galati. “Con questo sit-in vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica sul sequestro dei 18 pescatori di Mazara del Vallo – ha detto Giannotta – Visto che il Governo non ha preso nessuna posizione ufficiale sul caso e lasciando nel limbo più totale i parenti dei sequestrati (che ancora sono nella capitale a cercare delle risposte), dimenticandosi dei nostri connazionali, non si capisce perché per un’altra sequestrata, dichiarata islamizzata, lo Stato ha sborsato 10 milioni di euro per farla tornare in Italia. Noi vogliamo fare sapere ai familiari dei 18 pescatori sequestrati che ci siamo, così come tutta la Sicilia è solidale con loro. Se non succederà nulla, – ha concluso Giannotta – noi come Movimento Fiamma tricolore cittadino faremo una raccolta firme che invieremo al governatore della Sicilia Musumeci e al Governo centrale e terremo informati tutti sull’evoluzione che avrà questa vicenda anche sui social”.