L’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale ha revocato il bando di gara per la realizzazione dei nuovi piazzali attrezzati.
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Finalmente per quanti hanno lottato per il raggiungimento di tale soluzione tra cui Italia Nostra e il consigliere comunale di Diems 25, Giuseppe Schermi si è conclusa favorevolmente una vicenda che rischiava di compromettere per sempre le “Saline del Mulinello”. Saline che formano un insieme paesaggistico di notevole bellezza, caratterizzato dalla preesistenza delle caratteristiche attività agro-silvo-pastorali che connotano ancora oggi la campagna siciliana oltre al particolare habitat impreziosito da specie protette. E che rappresentano ancora oggi un bene etno-antropologico legittimamente ritenuto meritevole di interesse e di tutela e possedendo tutti i requisiti di vincolo. La procedura di vincolo ai sensi dell’articolo 136 del Decreto legislativo 42/2004 fu avviata in riscontro alla nota numero 5/19 del 14 maggio 2019 della sezione Italia Nostra di Augusta assunta agli atti il 30 maggio 2019 facendo seguito alla nota dell’associazione dell’8 aprile 2019 riportante: Proposta di tutela e dichiarazione di notevole interesse pubblico “Saline del Mulinello” in Augusta.
“L’ampliamento dei piazzali del porto commerciale infatti, avrebbe comportato non solo l’alterazione dei luoghi, ma la loro totale cancellazione. Tutto ciò non si poteva consentire. Sacrificare queste aree umide – sottolinea Jessica Di Venuta, presidente di Italia Nostra – significa mortificare il nostro presente, le future generazioni e l’unico e insostituibile habitat che ci ospita. Una lezione etica nei confronti di una forma mentale secondo la quale il mondo è considerato un insieme di elementi conoscibili e riducibili a meri oggetti sui quali esercitare il proprio transitorio dominio. Le condizioni della natura si stanno facendo sempre più preoccupanti, tanto da far pensare a un futuro nel quale le varie specie dovranno vivervi in condizioni sempre più ostili o nel quale la stessa possibilità di una vita sia preclusa. Giorno dopo giorno la questione si fa sempre più urgente e non rimandabili. Nei prossimi giorni l’assessorato beni culturali e dell’identità siciliana definirà con proprio decreto l’apposizione del vincolo paesagistico e l’intangibilità di queste antiche saline. Il sito era stato designato quale Zsc(zona speciale conservazione) ai sensi della Direttiva 43/92 con il decreto Ministeriale del 7 dicembre 2017, per cui erano e sono vigenti le misure di conservazione previste dal PdG stesso e dal D.M. 17 ottobre 2007 che reca le misure minime di conservazione per le Zsc e le Zps”.
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In prima linea nella battaglia contro la cementificazione delle saline del Mulinello anche il consigliere di opposizione Giuseppe Schermi, il quale il mese scorso durante una conferenza stampa reiterava all’Autorità di sistema portuale la richiesta di revoca in autotutela del bando. Schermi in quell’occasione ha fatto sapere inoltre che, le saline del Mulinello sono aree Sic (sito interesse comunitario) e si trovano indicate nel sito europeo dei progetti Natura 2020 e che la Regione ha aggiornato la cartografia, trasmettendola per l’approvazione definitiva, che è di fatto avvenuta, al ministero dell’Ambiente. La delibera di revoca, datata 31 gennaio 2020 è uno degli ultimi atti firmati dal commissario straordinario dell’Adsp, Emilio Errigo, nella cui disponibilità confidava, appunto, l’ex assessore della giunta pentastellata Schermi per stoppare l’iter per la cementificazione delle saline che, pur essendo fermo da un anno per un ricorso al Tar da parte di una delle ditte partecipanti al bando europeo per l’appalto dei lavori di ampliamento dei piazzali del porto, avrebbe potuto ripartire dopo l’esito della sentenza di merito attesa per giorno 30. Schermi ha ricordato inoltre che, quando nel 2015 ricopriva il ruolo di assessore al Porto, l’idea dell’amministrazione penstatellata era quella di rendere fruibile l’idroscalo per uno sviluppo turistico della zona. Lo stesso sviluppo che Schermi, continua a caldeggiare anche da consigliere di minoranza, ritenendo che occorra rinunciare ai piazzali che verrebbero realizzati colmando le saline per far rientrare l’area in un circuito turistico che comprenda anche l’hangar per dirigibili e l’idroscalo, dove realizzare un pontile da dove raggiungere tramite un servizio fornito dal Gruppo Barcaioli i forti Garcia e Vittoria. Il consigliere, ricorda che l’europarlamentare di Possibile Elly Schlein negli anni scorsi ha presentato un’interrogazione al Parlamento europeo chiedere conferma del vincolo delle aree delle saline.