Il prossimo 27 aprile si terranno le elezioni di secondo grado per il rinnovo del Consiglio provinciale e la nomina del nuovo presidente della Provincia di Siracusa.
Si tratta di un momento cruciale per il territorio, dopo la sospensione delle elezioni provinciali disposta nel 2015 dal governo regionale guidato da Rosario Crocetta.
Con il ritorno di una figura politica alla guida dell’ente provinciale, seppur eletta indirettamente, crescono le aspettative della cittadinanza per una svolta concreta su alcune delle criticità infrastrutturali che da anni penalizzano il territorio.
Tra queste, la più urgente riguarda il blocco della ex strada statale 114 nel tratto tra Siracusa e Augusta, chiuso da tempo a causa di uno smottamento che ha compromesso la sede stradale.
A sollevare per l’ennesima volta la questione è Mimmo Di Franco, presidente dell’associazione filantropica “Umberto I”.
A distanza di quasi tre anni dall’interrogazione urgente presentata all’Assemblea regionale siciliana dal deputato Peppe Carta, e dopo numerosi solleciti, l’unico riscontro è stato un sopralluogo avvenuto nel novembre 2023, a cui hanno preso parte rappresentanti del Genio Civile e alcuni esponenti politici.
Tuttavia, non sono stati resi noti gli esiti di tale visita, né si sono registrati interventi concreti da allora.
Intanto, il disagio per cittadini e lavoratori cresce.
“Centinaia di pendolari e dipendenti della zona industriale continuano a subire pesanti disagi a causa della chiusura del tratto viario, costretti a deviazioni lunghe, tortuose e, in alcuni casi, pericolose.
Particolarmente colpite – sottolinea Di Franco – anche le aziende di trasporto, che lamentano ritardi e maggiori costi legati alla viabilità alternativa”.
A fronte di questo scenario, la richiesta è chiara: “si chiede al futuro presidente della Provincia un intervento risolutivo, che preveda la riapertura della strada in tempi rapidi”.
In attesa di un intervento strutturale definitivo, si suggerisce l’introduzione di un doppio senso di marcia temporaneo sulla corsia opposta per circa 200 metri, così da ripristinare almeno parzialmente la viabilità.
Il tratto in questione, chiuso da anni, è ormai in stato di abbandono e si sta trasformando in una vera e propria discarica a cielo aperto.
Da qui l’appello rivolto al futuro presidente: “Si prenda a cuore questa annosa vicenda – conclude Mimmo Di Franco – e si lavori per riportare alla normalità una strada fondamentale per la vita economica e sociale del territorio”.
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