Si è tenuta questa mattina nella sede del comando dei Vigili urbani di Corso Sicilia, la cerimonia di benedizione dei locali e del personale del Corpo di Polizia locale.
Il rito è stato officiato da don Francesco Scatà, parroco di San Sebastiano che ha inserito questo momento nell’ambito dei festeggiamenti in onore di San Sebastiano, compatrono di Augusta e protettore dei Vigili urbani.
Presenti il capitano Salvatore Daidone, comandante della Polizia urbana e gli assessori Domenico Zanti, Giuseppe Carrabino e Biagio Tribulato.
I festeggiamenti, promossi dall’omonima parrocchia con il patrocinio del Comune di Augusta, Assessorati alla Polizia locale e Cultura, Tradizioni e Promozione del Territorio, si concluderanno domenica con la doppia processione del Santo.
In mattinata, dopo la santa messa delle 10.30 il seicentesco simulacro raggiungerà la chiesa del Santo patrono dove, per antica tradizione, sarà aperta la cappella ed esposto alle venerazione dei fedeli il simulacro di San Domenico.
In passato, il popolo amava rammentare che si trattava dell’incontro “tra due cugini”.
Nel pomeriggio, alle 18.30 sarà celebrata la solenne liturgia eucaristica a cura di don Alfio Scapellato, amministratore parrocchiale della chiesa Madre.
I canti saranno curati dalla corale Jubilaeum diretta dal maestro Luigi Trigilio. interverranno le autorità civili e militari, il corpo di Polizia locale e le confraternite cittadine.
Al termine della funzione avrà inizio la processione che attraverso la via Garibaldi e la via Principe Umberto farà rientro nella chiesa di Sant’Andrea.
La processione sarà accompagnata dal corpo bandistico “Federico II – Città di Augusta” diretto dal maestro Gaetano Galofaro.
“Come amministrazione comunale – riferisce il sindaco Giuseppe Di Mare – abbiamo inteso promuovere i festeggiamenti quale segno di attenzione nei confronti della tradizione che esprime il sentire del popolo ma soprattutto per esaltare i valori della Polizia locale “custodi” delle nostre città.
E come ricorda l’assessore alla Cultura, Carrabino, quello di San Sebastiano è: “un culto antico, risalente al 1414, quando furono proprio marinai augustani a ritrovare, nella spiaggia di Stentino (oggi Stentinello), la cassa contenente il simulacro venerato nella Basilica-Santuraio di Melilli.
Ad Augusta fu immediatamente costruita una chiesa dedicata al Santo, demolita dai francesi nel 1675.
Il simulacro fu trasferito dapprima nella chiesa di San Giovanni (poi dedicata a Gesù e Maria E distrutta dai bombardamenti del 13 maggio 1943) e successivamente traslato nella chiesa del Circolo che assunse il nome di San Sebastiano sin dal 1719, quale sede della seconda parrocchia della città.
Nella seconda metà degli anni settanta, a seguito dell’inagibilità di quest’ultima, il simulacro è stato trasferito nella chiesa di Sant’ Andrea.
Di questi giorni la notizia che con i fondi del Pnrr gestiti direttamente dall’ufficio tecnico della Curia arcivescovile di Siracusa, dovrebbe essere approvato a breve il progetto di restauro del settecentesco edificio.
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