Ufficio postale centrale di Augusta da riaprire subito: è un servizio essenziale per la collettività. Lo chiede il consigliere comunale di #perAugusta, Giuseppe Di Mare che ha inviato una nota al presidente della Regione, al prefetto, alle direzioni nazionale e locale e all’ufficio ispettivo delle poste italiane e al sindaco di Augusta.
[/]
“In una situazione di profondo disagio come quella che stiamo vivendo con l’emergenza sanitaria in atto la chiusura a tempo indeterminato della sede di via X Ottobre 27 delle Poste porta un grave danno e disagio alla nostra comunità”. Lo dichiara il consigliere di #perAugusta, Giuseppe Di Mare riaccendendo i riflettori su un problema molto sentito soprattutto dalla popolazione anziana residente in Augusta isola e che crea disagi all’utenza tutta. Riteniamo sbagliata e pericolosa la scelta effettuata dalla direzione di Poste Italiane che da circa un mese ormai ha chiuso l’ufficio principale di Augusta dotata di tutti gli spazi esterni ed interni necessari per contenere la diffusione del virus Covid-19. Con questa inspiegabile scelta si mette a rischio la salute di dipendenti ed utenti, l’atteggiamento di Poste Italiane è contraddittorio, da un lato afferma che gli uffici postali dovranno adeguarsi alle giuste misure restringenti dettate dal Governo, lavorando in modo più limitato a causa del pericolo di contagio da Covid-19 ed evitando che tali uffici diventino luoghi di assembramento e allo stesso tempo chiudendo la sede centrale della Posta di Augusta e mantenendo la piccola Agenzia del quartiere Borgata priva di spazi si creano proprio quelle situazioni da evitare.
[/]
Ancora una volta la nostra città subisce scelte senza che gli organi competenti difendano la collettività con l’autorità propria di chi ricopre ruoli di vertice Istituzionali. Risulta impossibile per i cittadini rispettare le misure di sicurezza da attuare sia all’interno e soprattutto all’esterno dell’ufficio postale. A poco importa l’ingresso limitato e scaglionato dentro l’ufficio considerato il fatto che fuori si creano code e assembramenti ad oggi vietati dalla legge. Le stesse misure di distanziamento sociale risultano di difficile attuazione dagli stessi dipendenti in locali così piccoli. Si impone agli abitanti del centro storico, soprattutto ad anziani soli, di recarsi per il ritiro della pensione o il pagamento delle utenze in zona opposta rispetto a quella di residenza; scelta che di fatto porta a violazioni costanti delle norme governative in materia di spostamenti e assembramenti e molto più crea grave disagio sociale per gli anziani, soprattutto, che non possono (es. non hanno chi li accompagna) recarsi in un luogo distante e stare fuori dallo stesso ufficio in piedi alla mercé delle condizioni meteorologiche e si ribadisce senza alcun distanziamento sociale. Né tutte le operazioni sono fattibili nell’ufficio postale rimasto aperto, ho scritto oggi una nota al presidente della Regione, al Prefetto per informarli del disagio e del pericolo sanitario, contestualmente ho chiesto a Poste Italiane l’immediata riapertura degli uffici per mantenere un servizio essenziale di pubblica utilità .