Dopo quello di città siciliana con il più alto consumo di suolo, settima in Italia (leggi l’articolo), arriva per la città megarese un altro poco invidiabile primato.
Arpa Sicilia, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha infatti pubblicato nei giorni scorsi la Relazione completa sui dati di qualità dell’aria monitorati in Sicilia nel 2023 e l’andamento dei dati per il periodo 2014-2023, dal quale emerge come l’inquinamento da benzene sia massimo nel territorio di Augusta.
Nel periodo 2014-2023, cala la presenza nell’atmosfera di anidride solforose SO2 mentre aumenta quella di Idrocarburi non metanici.
Sebbene nel 2023 non si siano registrati superamenti del valore limite annuo previsto nel D.Lgs. 155/2010 (5 µg/m³), i maggiori superamenti della concentrazione oraria pari a 20 µg/m³, individuata come soglia di riferimento, si sono registrati ad Augusta e a Priolo.
A Priolo (massima oraria 31 µg/m3 e n.6 superamenti), ad Augusta (massima oraria 36 µg/m3 e n.11 superamenti).
Tra le stazioni non incluse nel PdV, il Programma di Valutazione, valori elevati si sono registrati nelle stazioni di monitoraggio di Augusta – Megara (massima oraria 77 µg/m3 e n.14 superamenti) e Augusta – Marcellino (massima oraria 107 µg/m3 e n.26 superamenti).
Il benzene, che comunemente è chiamato anche benzolo, è un idrocarbuno altamente infiammabile che evapora facilmente.
La sua formula chimica è C6H6 e appartiene alla categoria degli idorocarburi a catena chiusa, detti aromatici, per via del caratteristico odore dolciastro ed aromatico.
Il benzene, in caso di esposizione prolungata, provoca effetti cancerogeni.
In particolare, è ritenuto responsabile di provocare varie forme di leucemia: leucemia mieloide acuta, linfoma non-Hodgkin, leucemia linfatica cronica e mieloma multiplo.
Gli altri dati riportati nella Relazione indicano uno stato di salute dell’ambiente complessivamente poco rassicurante.
Il superamento del valore limite sulla concentrazione media annua del biossido di azoto NO2 nell’Agglomerato di Catania IT1912 e nell’Agglomerato di Palermo IT1911, il valore limite orario (200 µg/m3) è stato superato una sola volta nella stazione Caltanissetta rispettando dunque il numero massimo di superamenti consentiti pari a 18.
Superamenti del valore obiettivo per l’ozono (O3) per la protezione della salute umana nell’Agglomerato di Catania IT1912, nella zona Aree Industriali IT1914 e nella zona Altro IT1915 e superamenti della soglia di informazione (SI) nelle stazioni: Melilli (n.17 ore), Enna (n. 3 ore), SR-ASP Pizzuta (n.3 ore) e SR-Via Gela (n.1 ora).
Il monitoraggio degli NMHC, gli idrocarburi non metanici, effettuato nel 2023 ha evidenziato che la concentrazione oraria pari a 200 µg/m³, individuata come soglia di riferimento, è stata superata in tutte le stazioni.
La massima concentrazione media annua è stata registrata nella stazione Gela-Tribunale (417 µg/m³), la massima concentrazione media oraria è stata registrata nella stazione Augusta (3.829 µg/m³) e la stazione che ha registrato la più alta percentuale di superamenti rispetto ai dati validi è stata la stazione Gela-Tribunale (98%).
Il numero maggiore di superamenti della soglia olfattiva dell’idrogeno solforato H2S (7 µg/m3 come concentrazione media oraria) si rileva nella stazione Priolo (n.42).
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