Dato alle stampe il sesto numero del Bollettino della Società Augustana di Storia Patria. Anche questo numero sarà di complessive 352 pagine e ricco di contributi inerenti il patrimonio storico-culturale di Augusta. Ce ne parla il vice presidente della Società. Salvatore Romano.
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Nonostante le limitazioni del Covid non si ferma l’attività della Società Augustana di Storia Patria. Nei giorni scorsi è stato dato alle stampe il nuovo numero del Bollettino della Società Augustana di Storia Patria. Anche questo numero sarà di complessive 352 pagine e ricco di contributi inerenti il patrimonio storico-culturale di Augusta. La stampa si deve al generoso apporto della Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia orientale Augusta -Catania che in tal modo manifesta di sostenere il lavoro svolto dalla Società. Lo stesso la Banca agricola popolare di Ragusa che dalla fondazione della Società ne sostiene puntualmente le attività aperte ai soci e alla cittadinanza di Augusta. “Per questa fiducia esprimiamo gratitudine – dice il vice presidente della Società augustana di storia patria, Salvatore Romano – i rispettivi dirigenti delle due realtà economiche: Andrea Annunziata e Leone La Ferla”.
Il volume contiene il consueto messaggio del presidente Giuseppe Carrabino ai soci e l’Editoriale del socio onorario questa volta curato dal docente Paolo Giansiracusa che esordisce ricordando come gli annuari di Storia Patria nascono “con l’intento di raccontare la storia di una città e/o un territorio e si muove in punta di piedi, senza clamore, con l’unico obiettivo di scavare nel solco della comunità per rilevarne e rappresentarne l’identità, le peculiarità”. Il primo contributo storico è del docente Eugenio Magnano di San Lio dell’Unversità di Catania dal titolo “Le chiese degli uomini del mare S. Andrea e Maria SS. Annunziata”. Ancora una volta l’Autore offre uno studio di caratura scientifica dedicato alla storia delle nostre chiese, corroborato di osservazioni, rilievi e documenti d’archivio. Il secondo articolo dello storico dell’Arte Angelo Faraci è intitolato “Un’inedita tela di Vincenzo Roggeri. Modelli e aspetti iconografici dell’Annunciazione di Augusta”. In esso si offre uno studio interessante sulla tela dell’altare della chiesa dell’Annunziata con delle comparazioni che permettono di poterla attribuire al pittore nisseno Vincenzo Roggeri (1634-1713) che oltre nella sua Caltanissetta operò in numerosi centri dell’Isola e in particolare per la Cattedrale di Agrigento.
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Giuseppe Carrabino si è dedicato alla figura dell’augustano Domenico Costa il maestro elementare caduto nella Grande Guerra a cui è stato intitolato l’edificio scolastico che ospita il IV Istituto comprensivo della città. Breve ma interessantissimo il contributo della docente Rita Romeo che ha riportato in luce ‘U Santa Marta una pratica divinatoria in uso nel popolo di Augusta”. Il direttore del Museo della Piazzaforte, Antonello Forestiere recentemente nominato nostro socio onorario, ha offerto “Augusta, 1970: cinque navi della N.A.T.O. per la prima Naval On Call Force Mediterranean”. Lo studio che ci riporta nel clima delle crisi internazionali del biennio 1967/ 68 ci ricorda che per la prima esercitazione navale della Nato nel Mediterraneo fu prescelta la base militare navale di Augusta. Il giornalista Sergio Buonadonna de’ L’Ora di Palermo racconta le vicende legate a’ La rivolta nel carcere di Augusta del 1975 fra misteri e falsi rivoluzionari.
Del socio onorario mons. Pasquale Magnano recentemente scomparso è il contributo dedicato San Giuseppe l’Innografo. Pur non trattandosi questo di un argomento di Storia Patria, la Redazione anche per omaggiarne la memoria ha voluto pubblicare il testo della relazione che egli tenne sulla figura del Santo cui è stata dedicata la chiesa costruita nella zona del Monte Tauro. Il nuovo numero del Bollettino inaugura la rubrica “Cronache dal Novecento” con l’articolo firmato nel 1923 da Giuseppe Zucarello per Il Giornale dell’Isola e intitolato “Nel penitenziario di Augusta fra i sepolti vivi”. Il giornalista raccontò la vita nel carcere attraverso le interviste fatte ad alcuni personaggi li reclusi. Per ragioni di spazio è stata purtroppo rinviata al prossimo numero la consueta “Bacheca Fotografica del maestro Giuseppe Bottino”. Non appena il Bollettino sarà pronto il Direttivo ne predisporrà la presentazione e la distribuzione ai Soci. Purtroppo, a causa del momento storico provato dalla pandemia, la Società ha dovuto rinunciare alla Terza Edizione del Festival della Storia patria e alla seconda edizione della Giornata Nazionale delle tradizioni Popolari unitamente ai consueti appuntamenti culturali.