Palco della musica immerso nel degrado, così come gran parte dei giardini pubblici, in cui ha sede mentre l’amministrazione comunale decide di intitolarlo al compianto tenore Marcello Giordani.
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La civica amministrazione ha dato agli uffici atto di indirizzo per intitolare lo storico palco della musica (da oltre 2 anni transennato, come se fosse in un cantiere) a Marcello Guagliardo in arte Giordani, deceduto il 5 ottobre del 2019 e il cui ricordo è ancora vivo in quanti lo hanno apprezzato per le sue doti canore e per il suo amore per Augusta. Alla sua memoria, come fa sapere il sindaco Cettina Di Pietro, il Comune vuole dedicare la struttura che sorge all’interno dei giardini pubblici e che in passato è stata teatro di concerti del compianto tenore di fama internazionale. Il palco della musica versa però in stato di abbandono, è pericolante e per la sua ristrutturazione è stato redatto a cura di alcune associazioni un progetto e sono stati raccolti con diversi eventi e iniziative fondi per realizzarlo.
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“In data antecedente – precisa il sindaco, Di Pietro – alla presentazione della mozione avente lo stesso tema, abbiamo dato atto di indirizzo per l’intitolazione della struttura al maestro Giordani. Abbiamo fatto inoltre una stima dei costi con l’aggiornamento prezzi per realizzare il progetto che ci è stato donato da alcune associazioni. Dalla valutazione effettuata i fondi risultano insufficienti. Comunque le somme da esse raccolte non sono state donate ancora al nostro Ente in quanto sono, a oggi, nella disponibilità delle associazioni”.
Nell’anno sociale 2014 -2015, il Rotary Club di Augusta si è impegnato per il recupero della struttura e ha organizzato diverse manifestazione per la raccolta dei fondi necessari all’intervento. L’iniziativa è stata assunta anche da Italia Nostra e dall’associazione Diapason. Tanti gli annunci e i buoni propositi ma le realtà è ben più amara ed quella di vedere sempre più deteriorarsi col trascorrere del tempo il palco della musica con la speranza che possa presto tornare al suo antico splendore, così come l’intera villa comunale che, sebbene sia negli ultimi anni più pulita va progressivamente dissestandosi con un aspetto trascurato (eccetto in alcuni angoli di cui si prendono cura gruppo e associazioni).